Voi siete malati di Wilfing?

Alcune ricerche hanno confermato che la maggior parte dei navigatori su Internet soffre di Wilfing. Ma che cos' è il Wilfing?
Il termine "Wilfing" deriva dalla frase What Was I Looking For (WILF) e non è altro che la sindrome del navigatore senza meta, ovvero quel particolare comportamento che ha un navigatore che gira per la rete senza sapere perchè sta navigando, cosa sta cercando e perchè sta cercando. Può sembrare assurdo ma pensandoci bene sicuramente ci sarà capitato almeno una volta di "perderci" durante la nostra navigazione. Ci colleghiamo ad Internet perchè dobbiamo fare una ricerca e dopo ore di navigazione improvvisamente ci fermiamo e ci chiediamo: "Ma che caspita dovevo cercare?"
Il Wilfing è principalmente dovuto alla grande mole di dati che il navigatore ha a disposizione su Internet che genera una sorta di smarrimento facendoci perdere di vista l' obiettivo della nostra navigazione. Inoltre in rete ci sono così tante distrazioni, così tanti pop-up, così tanti banner sempre pronti a dirottare la nostra navigazione su pagine web che neanche ci saremmo sognati di visitare.

Ora passo la palla a voi lettori! Soffrite di Wilfing da quando siete bambini? Siete giunti su questo blog proprio grazie ad un attacco di Wilfing? Credete di essere immuni al Wilfing ma proprio adesso vi accorgete che avete trascorso le ultime 10 ore della vostra vita navigando senza meta? Non avete ancora capito cos'è il Wilfing e credete che sia una tipica pietanza austriaca?
Diteci la vostra e ricordatevi sempre che ognuno di noi può essere preda del Wilfing...

11 commenti:

    Io navigo a vista, ma sempre col filo d'Arianna. O, alla peggio, con le mollichelle di Pollicino.
    E' vero che, quando navigo, non penso più a disegnare o a colorare, purtroppo!

    On 9 ottobre 2007 alle ore 09:45 Anonimo ha detto...

    A parte il fatto che al posto di WILF stavo per leggere un acronimo molto simile ma con significato mooolto diverso.... :D
    Cmq, io generalmente agisco in 2 modi:
    - Tenendo conto che la mia navigazione si basa principalmente sui miei feed a cui sono abbonato tendo ad avere un'esplorazione del web abbastanza circoscritta. Ma occasionalmente vado sui blogroll o sui commenti di vari blog e lì sconfino e mi si apre l'etere di Internet e spesso mi ritrovo in luoghi a me sconosciuti e se mi piacciono mi abbono (da qui si spiega la quantità esagerata dei miei feeds);
    - oppure devo cercare qualcosa e googlando finisco a leggere cose che non hanno niente a vedere con quello che mi interessava e diciamo che mi "perdo" in stile WILF;

    Ah, ne soffro solo da pochi anni poiché da bambino giocavo con le macchinine e non sapendo nemmeno cosa era un pc. Il dottore mi ha detto che non è niente di grave, ma difficile da curare (crea dipendenza)

    @ Claudio: beato te che riesci ad avere un filo di Arianna. Io il filo l' ho perso da un bel po' di tempo :)

    @ Paso: forse devo ritornare a giocare con le macchinine...

    On 11 ottobre 2007 alle ore 14:57 Anonimo ha detto...

    sono un malato cronico ormai

    On 12 ottobre 2007 alle ore 23:16 Anonimo ha detto...

    LO AMMETTO, sono ammalata wilfing.
    Lo sono anche in vita quotidiana però. Il mio record è tredici volte cucina camera da letto perche allàrrivo non avevo idea di cosa io stia per cercare...

    On 12 ottobre 2007 alle ore 23:17 Anonimo ha detto...

    sto anonimo sn io... non so perche non lo mostra

    :)
    comunque avevo capito che eri tu ;-)

    On 22 ottobre 2007 alle ore 21:58 Anonimo ha detto...

    Con tutti quello cheho da studiare magari riuscissi a girare per il web senza senso :D

    Byez! ;)

    On 31 ottobre 2007 alle ore 12:41 Anonimo ha detto...

    inizialmente mi capitava spesso di navigare senza meta.. attività che ben si descrive con la parola Drifting che appunto vuol dire andare alla deriva senza una meta trasportati da una corrente;
    Adesso mi capita un po meno di perdere la bussola ma non posso dire che non mi succeda:)Al massimo mi rendo conto di essere uscito fuori rotta...quindi decido di continuare, magari attratto dalla curiosità di una pagina o di un argomento.
    Forse in effetti è questo il modo più naturale di usare la rete, esplorando sulla base delle emozioni del momento e senza avere una meta precisa... per poterlo fare però bisogna avere tempo. Quello che io ho a disposizione di solito lo utilizzo per cercare delle cose specifiche. Una cosa però accade: spesso si cercano info su un argomento specifico ma ci si rende conto che per capirle si deve cercare altro, non meglio specificato, allora...quello è il momento in cui il pericolo del "wilfing" è maggiore:)
    ciao

    On 28 novembre 2009 alle ore 08:43 Anonimo ha detto...

    molto intiresno, grazie

    On 28 novembre 2009 alle ore 08:45 Anonimo ha detto...

    La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu