tag:blogger.com,1999:blog-68435154031691422912024-03-13T20:13:00.304+01:00La rivoluzione digitale parte da qui!phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.comBlogger137125tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-12178392165897293182008-01-21T16:46:00.000+01:002008-01-21T18:03:15.431+01:00Una grande sfidaCon il passare del tempo mi convinco sempre di più che se vuoi sopravvivere in questo mondo devi fare cose che nessuno osa fare (o comunque fare cose che in pochi fanno) e seguire percorsi che nessuno ha ancora seguito. L' omologazione è una brutta bestia! Ti fa diventare uguale a tutti gli altri soffocando i tuoi istinti e la tua creatività.<br />Ed è proprio per questo che ho deciso di buttarmi in un progetto difficile che non tutti hanno il coraggio di fare: <span style="font-weight: bold;">scrivere un sistema operativo da zero</span>. E' un' impresa ardua (ma non impossibile) che richiede parecchie conoscenze (molte delle quali non ho ancora) ma è per questo che è una sfida affascinante. Inoltre un progetto di questo tipo mi permetterebbe di accrescere notevolmente la mia conoscenza sull' architettura di un computer e su come un computer funziona realmente al suo interno. Sapete quante cose bisogna sapere per poter essere in grado di scrivere un sistema oeprativo? Dovrò leggere libri che trattano la teoria dei sistemi operativi (avevo pensato ai libri del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_S._Tanenbaum">prof. Tanenbaum</a>), dovrò rispolverare ed imparare in maniera approfondita il linguaggio <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Assembly">assembly</a>, dovrò certamente migliorare le mie conoscenze del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/C_%28linguaggio%29">C</a> (su cui credo di basare gran parte del progetto), dovrò leggere i manuali operativi relativi ai processori Intel a 32 bit perchè è su questi che è finalizzato il sistema operativo e sono sicuro che dovrò chiedere aiuto molte volte nei forum dove si ritrovano gli appassionati di "operating system development".<br /><br />Scrivere un sistema operativo è secondo molti la sfida di programmazione più difficile per un programmatore. Ci vorranno mesi (forse anni) per vedere qualche risultato concreto, però alla fine avrò raggiunto una conoscenza inestimabile.<br />Attualmente non ho ancora delle idee precise su come deve essere progettato il sistema operativo anche se avrei qualche idea generale sulla sua struttura.<br /><br />In questi giorni ho iniziato a leggere dei manuali che trattano il linguaggio assembly per i processori Intel a 32 bit. E' il primo passo e la strada è ancora lunga...<br /><br />A questo punto fatemi un in bocca al lupo e se avete dei consigli fatemi sapere.phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-22883810941240073052008-01-10T10:37:00.000+01:002008-01-18T12:21:06.317+01:00Tra poco l'ADSL 2 mega di Alice passerà a 7 megaSinceramente non lo sapevo.<br />Qualche giorno fa ho ricevuto la telefonata di un' operatrice della Telecom che mi ha informato dell' imminente <span style="font-weight: bold;">aggiornamento gratuito</span> dell' ADSL che passerà da 2 mega a 7 mega. L' aggiornamento avverrà a livello nazionale ed entro fine Gennaio forse potrò godere (speriamo!) dei benefici di questo cambiamento. L' operatrice inoltre ha aggiunto che per i possessori di un ADSL 4 mega, l' aggiornamento porterà la loro ADSL a 20 mega.<br />Ricapitolando: se avevate una ADSL Flat da 2 mega, verrà aggiornata ad una ADSL da 7 mega e pagherete sempre 19,95€ al mese.<br />Se invece avevate una ADSL 4 mega, secondo le parole dell' operatrice della Telecom tra un po' avrete una ADSL 20 mega pagando 24,95€. Il problema è che sul sito di <a href="http://adsl.alice.it/navigare/alice_7mega.html?CS_BE=navigare_alice20mega_s4_2">Alice</a>, sta scritto che ai possessori di una 4 mega, l' ADSL verrà portata a 7 mega e non a 20. Chi ha una ADSL da 4 mega riceverà una 7 mega o una 20 mega? In rete qualcuno dice che se la tua zona può supportare la 20 mega, allora verrà aggiornata a 20 mega, se la tua zona non supporta i 20 mega allora verrà aggiornata a 7 mega.<br /><br />I dubbi rimangono. Ed anche il timore. Il timore che nelle prossime settimane la linea sia alquanto ballerina e dispettosa. Anche se devo ammettere che fino ad oggi non ho mai avuto problemi con la Alice Flat da 2 mega e sono sempre stato soddisfatto della sua velocità ed affidabilità. Ma non si sa mai, sempre meglio stare in guardia ed aspettarsi il peggio...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-68641306023928555672008-01-10T10:14:00.000+01:002008-01-10T10:23:03.672+01:00Come scrivere su una partizione NTFS da LinuxInstallando Windows e Linux su hard disk separati ed avendo molto spazio libero da utilizzare, ho voluto creare una partizione dati condivisa tra i due sistemi operativi e l' ho formattata con filesystem NTFS.<br />Al primo avvio di Linux (Ubuntu) mi sono accorto che la partizione poteva essere acceduta in lettura ma non in scrittura. In pratica non potevo creare file o cartelle nella partizione NTFS.<br />Documentandomi in rete ho scoperto che esiste un driver chiamato <a href="http://www.ntfs-3g.org/index.html">NTFS-3G</a> che risolve questo problema in maniera piuttosto semplice. Vediamo come installarlo.<br />Prima di tutto avremo bisogno di FUSE che possiamo installare dal repository della nostra distribuzione oppure possiamo scaricarlo direttamente <a href="http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=121684&package_id=132802">qui</a>. Per installare FUSE dai sorgenti seguite le semplici istruzioni presenti sul <a href="http://fuse.sourceforge.net/">sito del progetto</a>.<br />Dopo aver installato FUSE, dovremo installare NTFS-3G che possiamo trovare nei repository della nostra distribuzione oppure possiamo scaricarlo <a href="http://www.ntfs-3g.org/index.html#download">qui</a>. Anche in questo caso l' installazione è semplicissima ed indolore. Per i dettagli dell' installazione cliccate <a href="http://www.ntfs-3g.org/index.html#installation">qui</a>.<br />Se non ci sono stati problemi durante l' installazione, per utilizzare il driver dobbiamo prima smontare la partizione NTFS (umount), poi creiamo la directory /mnt/windows (possiamo mettere quello che vogliamo al posto della parola windows), ed infine rimontare la partizione con il seguente comando:<span style="font-weight: bold;"> mount -t ntfs-3g /dev/sda1 /mnt/windows</span><br />Ovviamente al posto di /dev/sda1 dovete scrivere il nome della vostra partizione NTFS ed al posto di /mnt/windows dovete mettere il nome della directory che avete creato precedentemente.<br /><br />Se volete che la partizione NTFS venga montata ogni volta che viene avviato il computer, allora aprite il file <span style="font-weight: bold;">/etc/fstab</span> (fate una copia di backup di questo file!) e controllate se c' è una riga relativa alla vostra partizione NTFS. Se nel file fstab non c' è alcun riferimento alla partizione NTFS, aggiungete la seguente riga<span style="font-weight: bold;"> /dev/sda1 /mnt/windows ntfs-3g defaults 0 0 </span>(ricordandovi di scrivere sempre il nome corretto della vostra partizione ed il punto di mount che avete scelto). Se invece nel file fstab c' è una riga che si riferisce alla partizione NTFS, allora cancellate questa riga ed inserite la seguente <span style="font-weight: bold;">/dev/sda1 /mnt/windows ntfs-3g defaults 0 0</span><br /><br />Per ulteriori informazioni fate riferimento sempre al <a href="http://www.ntfs-3g.org/index.html">sito ufficiale di NTFS-3G</a>. E nel dubbio chiedete sempre nel forum ufficiale della vostra distribuzione Linux.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">NOTA</span>: su Ubuntu dopo aver installato NTFS-3G da Synaptic non ci sarà bisogno di smontare e rimontare la partizione manualmente. Per attivare il driver basterà andare nel menù <span style="font-weight: bold;">Applicazioni->Strumenti di sistema</span> e vedrete il <span style="font-weight: bold;">Tool di configurazione NTFS</span>. Cliccatelo e comparirà una finestra in cui dovrete spuntare la casella dove sta scritto <span style="font-weight: bold;">Attiva il supporto in scrittura per dispositivi interni</span> (o esterni).phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-22040046540831705932008-01-08T12:20:00.000+01:002008-01-08T13:06:36.421+01:00Alla ricerca di una grande idea...In questi giorni una semplice domanda rimbomba nella mia mente: "quale può essere in campo informatico una grande idea che nessuno ha ancora pensato?" Non intendo per forza una idea che rivoluzioni il mondo intero (come per esempio Windows) ma sto cercando una idea che possa essere originale, utile e che richieda un giusto tempo per poter essere tramutata in progetto concreto.<br />So che la ricerca di una grande idea è il pallino di molte persone (forse tutte). Ognuno di noi (soprattutto da giovani) spera di poter cambiare il mondo in qualche modo ma poi con il passare del tempo questo desiderio va scemando fino a scomparire del tutto...<br /><br />Eppure io credo che la grande idea sia dietro l' angolo ed ogni momento potrebbe essere quello giusto per "acchiapparla". Ci sono persone che credono che sia inutile pensare troppo di trovare una grande idea perchè così facendo si perde solo tempo e non si arriva da nessuna parte. Probabilmente hanno ragione loro. Però credo anche che non bisogni aspettare tutta la vita in maniera "passiva" aspettando che una grande idea cada dal cielo.<br /><br />Rimango sempre affascinato da quelle idee semplici che hanno avuto un successo planetario. Pensiamo per esempio all' idea di un sistema operativo distribuito gratuitamente con il proprio codice (Linux), pensiamo ad un portale che ti permetta di uploadare i tuoi video (Youtube), pensiamo a quei servizi tipo Flickr, Facebook o Jaiku che stanno avendo un successo incredibile. Oppure pensiamo alla grande idea di creare un motore di ricerca veloce, potente e soprattutto completo (Google).<br />Tante idee semplici (sicuramente non facili da sviluppare praticamente) ma che hanno rivoluzionato in modo più o meno forte la nostra vita ed internet.<br /><br />Visto che mi sembrerebbe stupido chiedervi se avete in mente una grande idea in campo informatico, mi limito solo a farvi qualche domanda: <span style="font-weight: bold;">secondo voi cosa manca ad internet? c' è qualcosa che vorreste vedere in rete ma che ancora non è presente? c' è qualche software che avreste voluto avere ma che non siete mai riusciti a trovare?<br /></span><br />Riflettete solo un minuto e se avete la risposta (anche se può sembrare stupida) a qualche domanda fatecelo sapere e se avete qualche idea originale, proponetela nei commenti. Non si sa mai, potrebbe diventare realtà...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-12285365315869946572008-01-03T11:17:00.000+01:002008-01-03T12:00:42.150+01:00Anno nuovo, vita... vecchia!Avete chiesto a Babbo Natale una Ferrari Testarossa ed invece il regalo più bello che avete ricevuto è stato un pigiama di lana con sopra un orsacchiotto? Al cenone di capodanno vi siete abbuffatti così tanto che non avete ancora digerito il panettone? Credevate che il 2008 vi avrebbe cambiato la vita ed invece la vostra vita non è per niente cambiata? Beh, aspettate un po' prima di pensare <span style="font-style: italic;">"il 2008 è iniziato proprio una merda!"</span> perchè la vostra situazione è uguale a quella di milioni di italiani (anche se in pochi lo ammetteranno). Non ascoltate i mille oroscopi che in questi giorni trasmettono in televisione, <span style="font-weight: bold;">non permettete che vi dicano come dovrà essere la vostra vita quest' anno</span>... sarete voi a decidere come dovrà essere!<br /><br />Dopo questa breve introduzione (noiosissima), vi auguro un felice 2008! Il mio augurio va a tutti voi indistintamente, infatti questa volta non farò gli auguri personalizzati ad ognuno dei miei lettori come ho fatto a Natale... mica sono un pirla che si mette a fare gli "auguri personalizzati" ad ogni festività? :)<br /><br />Personalmente il Natale ed il capodanno sono trascorsi con molta serenità. Ho ricevuto dei regali molto graditi: <span style="font-weight: bold;">L' Arte dell' Inganno</span> di Kevin Mitnick (una pietra miliare che mi mancava), un libro sulla computer forensics, il digitale terrestre (così potrò vedere l' NBA su Sportitalia) ed infine ho cambiato anche il telefonino... così il vecchio potrò usarlo per il <a href="http://vitedigitali.blogspot.com/2007/08/mobile-phone-throwing-world.html">Mobile Phone Throwing World Championships</a>!<br />Poi in questi giorni ho deciso di fare un po' di pulizia sugli hard disk (<a href="http://vitedigitali.blogspot.com/2007/05/come-formattare-completamente-un-hard.html">dban</a> ha lavorato alla grande) ed ho riconfigurato il dual boot Linux-Windows... Stavo quasi per piangere quando ho reinstallato Windows XP ed ho visto come era veloce in fase di avvio!<br /><br />Ora mi preparo ad iniziare un altro anno sicuramente meraviglioso e sempre più... digitale!phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-89850139274944347832007-12-21T16:25:00.000+01:002007-12-23T21:26:26.945+01:00Regali particolari per i ritardatari...Se siete i soliti ritardatari che ancora non hanno deciso cosa comprare oppure se siete quei tipi che già sanno cosa regalare ma non hanno tempo per fare shopping perchè altrimenti si perderebbero la puntata di Forum, Uomini e Donne o Amici, allora questo articolo potrebbe servire.<br />Vi mostrerò che ancora si possono fare regali utili ed allo stesso tempo originali, basta solo un po' cercare per strada o in rete...<br /><br />Iniziamo con un regalo semplice che però credo nessuno ha in casa: <a href="http://fapi.stores.yahoo.net/30139.html">portacenere a ioni negativi</a>. Assorbe ed elimina il fumo di sigaretta senza utilizzare prodotti chimici. Una figata che costa 43,90 euro ma che almeno farà dire a chi la riceve: "Questa proprio non l' avevo mai vista!"<br /><br />Stanchi delle solite magliette? <a href="http://www.thinkgeek.com/">ThinkGeek</a> vi mette a disposizione la <a href="http://www.thinkgeek.com/tshirts/generic/991e/">Wi-Fi Detector Shirt</a> che (come è intuibile dal nome) ha un disegno che si illumina ogni volta che siamo in presenza di un segnale wi-fi. Questa maglietta ha fatto il giro del mondo e perfino Punto Informatico ne ha parlato... Il suo costo è di soli 29,99 euro.<br /><br />Ecco invece un regalino ancor più economico che fa la stessa cosa della maglietta che abbiamo visto qui sopra: <a href="http://www.ekocart.com/rilevatore-wi-fi-portatile.htm">rilevatore portatile per Hot Spot Wi-Fi</a>. E' un piccolo strumento (grande come un portachiavi) che permette di individuare segnali Wi-Fi in maniera rapidissima, filtrando quelli provenienti da <span class="black">telefoni wireless, forni a microonde, reti Bluetooth ed altri che non ci interessano. Con questo piccolo oggetto potremo scovare sia reti </span><span class="black">802.11b che 802.11g in pochi secondi, trovando quindi connessioni (gratuite e non) a cui collegarci con il nostro portatile. Il tutto a soli 19,90 dollari.<br /><br />Per indossare il regalo che segue, bisogna avere veramente un bel coraggio: la <a href="http://www.thinkgeek.com/apparel/hats-ties/9352/">cravatta a 8 bit</a>. Sempre fornita da ThinkGeek, questa cravatta non ha i contorni dolci ed arrotondati come tutte le cravatte che conosciamo. La cravatta a 8 bit è spigolosa ed ha un aspetto "pixelloso". Vi consiglio di visitare il link per capire di cosa sto parlando... Questa cravatta la vedrei bene addosso a Paso quando va a lavoro :)<br />La cravatta a 8 bit costa 19,99 dollari. Chi ha il coraggio di comprarsela?<br /><br />L' ultimo regalo particolare che vi consiglio è la <a href="http://www.thinkgeek.com/gadgets/lights/964e/">sfera di plasma</a>. Ne avrete viste tante (soprattutto nei film) ma ora potrete comprarne una a soli 12,99 dollari. Da veri maniaci tecnologici!<br /><br />In rete ci sono tanti siti che vendono oggetti particolari per tutti i gusti. Ovviamente in questo articolo vi ho proposto dei regali per appassionati di tecnologia perchè so che i miei lettori sono dei geek incalliti, vero? Se volete trovare qualche altro gadget innovativo, <a href="http://www.thinkgeek.com/">ThinkGeek</a> è il posto che fa per voi...<br /></span>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com65tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-12430278399406896152007-12-18T12:34:00.000+01:002007-12-18T16:16:24.685+01:00Auguri di NataleQuesto è il primo Natale del blog Vite Digitali ed ovviamente ha un sapore particolare.<br />Non sono il tipo di persona che si riduce al 24 Dicembre per dare gli auguri a tutte le persone che conosce e mi pare scontato dire che non sono il tipo di persona che invia decine di SMS proprio quando scocca la mezzanotte a Capodanno! (caspita, non potete anticiparvi di qualche minuto?) Per questo motivo ho deciso di darvi gli auguri di Natale oggi.<br />Ma non vi darò gli auguri nella maniera tradizionale, ovvero dicendo il solito "Auguri di Buon Natale a tutti"... sarebbe troppo scontato! Darò invece degli auguri personalizzati per ognuno dei lettori affezionati di Vite Digitali che riuscirò a ricordare (se non state nell' elenco fatemelo sapere nei commenti) e scriverò 2 parole per ognuno di loro. Visto che la lista potrebbe essere abbastanza lunga, forse sarebbe ora di iniziare.<br /><br />Auguri di Buon Natale a:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> <a href="http://lazza.wordpress.com/">Lazza</a> - il mitico Andrea che già si diletta a creare temi per telefonini Symbian, padroneggia la shell come un guru (ho un po' esagerato?) ed è ovviamente un adepto della filosofia Open Source. Teniamo sott' occhio questo ragazzo, perchè un giorno ne sentiremo parlare bene!<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> <a href="http://notiziaware.blogspot.com/">Massimo</a> - il suo notiziaWare è un blog semplice, pulito, senza fronzoli... ed è proprio per questo che mi piace. Massimo è inoltre uno dei commentatori più "attivi" di Vite Digitali ed ogni suo commento non è mai banale.<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> <a href="http://blaster.netsons.org/">Bl@ster</a> - una delle mie prime conoscenze nella blogosfera. Anche lui ha una grande passione per l' Open Source e da poco ha deciso di "sperimentare" Arch Linux. Forse anche io un giorno diverrò un "arciere"...<br /><span style="font-weight: bold;">4)</span> <a href="http://lukewebsurfer.wordpress.com/">lukewebsurfer</a> - si fa chiamare anche Perry o Peg ma il suo nickname preferito è decisamente Luke Websurfer. Gli piace l' NBA ma... gli piace anche il Milan! Nessuno è perfetto a questo mondo...<br /><span style="font-weight: bold;">5)</span> <a href="http://no1globe.wordpress.com/">no1globe</a> - il musicologo del gruppo. Poteva diventare un eccellente flautista ma poi ha deciso che è meglio ascoltare la musica piuttosto che crearla. I suoi generi preferiti sono l' HandsUp e l' HardStyle... non chiedetemi che tipo di musica sia, perchè non ne ho la più pallida idea! :)<br /><span style="font-weight: bold;">6)</span> <a href="http://appuntinovalis.blogspot.com/">novalis</a> - persona estremamente educata e rispettosa, un lettore che tutti i blogger vorrebbero avere. Anche lui cura un blog nel quale tra i molti articoli pubblicati si possono trovare dei post musicali davvero utili.<br /><span style="font-weight: bold;">7)</span> <a href="http://indormia.blogspot.com/">emanuele</a> - conosciuto praticamente insieme a novalis, trovo il suo blog molto particolare: un vero contenitore di citazioni...<br /><span style="font-weight: bold;">8)</span> <a href="http://www.pulci.org/">claudio</a> - fumettista di grande talento. La sua più celebre creazione è il pulcino Pulci: davvero imperdibile!<br /><span style="font-weight: bold;">9)</span> romix - ormai è una presenza fissa su questo blog. Lo conosco "virtualmente" già da parecchio tempo ormai ed ho capito che gli interessa soprattutto la sicurezza informatica. Non abbandonare mai questa passione, mi raccomando!<br /><span style="font-weight: bold;">10)</span> <a href="http://ilmondodigaz.blogspot.com/">gaz</a> - blogger conosciuta da poco, troppo poco per poter dire qualcosa su di lei... però so che odia il Lunedì (chi non odia quel giorno) ed non ama la nebbia, vero? Inoltre ha comprato una lente di ingrandimento e non sa neanche lei il perchè...<br /><span style="font-weight: bold;">11)</span> <a href="http://pesciottblog.blogspot.com/">divinapellegrina</a> - lei crede di essere una castagna e forse lo sarà (dovrebbe dircelo lei), ma scrive poesie e racconti brevi molto profondi e belli... da veri intenditori!<br /><span style="font-weight: bold;">12)</span> <a href="http://memorandom-blog.blogspot.com/">suburbia</a> - qualche settimana fa si faceva chiamare Paola ma oggi è suburbia. Pur cambiando il nickname, il suo blog rimane sempre una grande fonte di informazioni a volte utili a volte curiose. Come l' ha definita novalis in un suo post: la mia "Wiki" preferita.<span style="font-family:arial;"></span><br /><span style="font-weight: bold;">13)</span> <a href="http://www.hidaba.com/">Hidaba</a> - lavora, suona jazz con il Burrito jazz Quintet, va in moto, ha un blog utile e divertente. Che cosa volete più dalla vita?<br /><span style="font-weight: bold;">14)</span> <a href="http://universofrattale.blogspot.com/">Snapshot83</a> - un altro blogger conosciuto da un po' di tempo... e che blogger! Un laureando in fisica che tiene un blog allegro e con articoli interessanti non è cosa di tutti i giorni. Imperdibile.<br /><span style="font-weight: bold;">15)</span> <a href="http://nicopi.wordpress.com/">Nicopi</a> - Quando volevi trovare le ultime notizie in campo informatico, allora bastava che andassi sul suo blog e sicuramente le avresti trovate. Purtroppo è da un po' di tempo che non sta pubblicando sul suo blog ma io aspetto il suo ritorno.<br /><span style="font-weight: bold;">16)</span> <a href="http://isethoriginal.wordpress.com/">isethoriginal</a> - finalmente una geek femmina! Tiene un blog che tratta di tutto e di più che purtroppo per vari motivi non può aggiornare con frequenza. Ma quando pubblica qualcosa ne vale assolutamente la pena...<br /><br />La mia memoria si ferma qui, spero di non aver dimenticato nessuno e se per caso l' avessi fatto vi prego di ricordarmelo nei commenti.<br /><br />Ah, quasi dimenticavo un' ultimo blogger a cui devo fare gli auguri. Merita decisamente di ricevere gli auguri per ultimo...<br /><span style="font-weight: bold;">17)</span> <a href="http://paso.wordpress.com/">Paso</a> - si fa chiamare Paso ma solo io posso chiamarlo Pasotti. Tra poco sarà un' ingegnere informatico (condoglianze) e guarda un po' che numero ti è capitato in questa lista degli auguri: il 17!!! Fa il figo dicendo a tutti che cercando su Google Image la parola "<a href="http://images.google.it/images?hl=it&q=hardstyle+rules&btnG=Cerca+immagini&gbv=2">hardstyle rules</a>" la prima foto che esce è proprio la sua insieme a degli amici (Paso è il primo ragazzo a sinistra). Vorrebbe una BMW M5 come regalo di laurea... figuriamoci al matrimonio cosa chiede!!! Il suo cocktail preferito è il long island e forse ne aveva bevuti un po' troppi prima di sparare la richiesta della BMW.<br /><br /><br />Ovviamente tutte le storielle che ho scritto sono volutamente scherzose (tranne quella di Paso) e credo di non aver offeso nessuno (tranne Paso). Se comunque non gradite qualcosa che ho scritto su di voi, potete benissimo chiedermi di modificare la vostra descrizione (questo non vale per Paso).<br /><br />Auguri di Buon Natale a tutti, anche a chi ha visitato questo blog solo per una volta...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-10061146613428975372007-12-14T16:13:00.000+01:002007-12-15T11:16:52.013+01:00Help Desk Humour - la dura vita dell' Help DeskTratto da Wikipedia: <span style="font-style: italic;">"un Help Desk è una risorsa che fornisce informazioni e assitenza ad utenti che hanno problemi nella gestione di computers o software. È possibile accedere ad un Help Desk attraverso diverse modalità tra cui </span><span style="font-style: italic;">Call center</span><span style="font-style: italic;">, posta elettronica, chat, ecc."<br /></span>Praticamente, quando abbiamo un problema con il nostro computer e non sappiamo proprio cosa fare, ci rivolgiamo all' Help Desk e qualcuno ci aiuta a trovare una soluzione.<br />Con la diffusione dei Personal Computer, l' Help Desk diventa un servizio sempre più importante ed è proprio alla fine degli anni 90 che nasce l' Help Desk Humour. Questo particolare tipo di humour deriva dal grande divario tecnico presente spesso tra il cliente (a volte terribilmente inesperto) che chiede aiuto e lo staff dell' Help Desk. Da questo divario nascono una serie di situazioni divertenti (a volte paradossali) che possono sembrare irreali ma che invece accadono molto frequentemente. Vediamone alcune tratte da <a href="http://rinkworks.com/stupid/">Computer Stupidities</a> (e tradotte da me) che raccoglie delle esperienze reali di persone che hanno lavorato nell' Help Desk.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Supporto tecnico</span>: "Che sistema operativo ha? Windows 95?"<br /><b>Cliente</b> <em>(un po' troppo eccitato)</em>: "95, 97, 98, ce li ho tutti!"<br />Dopo che lei parlò con suo marito, scoprimmo che aveva un Macintosh 8.1<br /><br /><hr /><br /><b>Cliente</b>: "Vendete Mac OS X per Windows?"<br /><br /><hr /><br /><span style="font-weight: bold;">Supporto tecnico</span>: "Ha delle finestre aperte ora?"<br /><b>Cliente</b>: "Sei pazzo, fuori ci sono 20 gradi sotto zero..."<br /><br /><hr /><br />Un cliente chiamò dicendo che stava avendo un errore in Windows 95. Lui mi disse qual' era l' errore ed io capii che era un tipico errore che capitava dopo aver installato Office 97.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Supporto tecnico</span>: "Signore, avete installato da poco Office 97?"<b><br /></b><b>Cliente</b>: "SEI ENTRATO NEL MIO COMPUTER, VERO????" <em>(click)</em><br /><br /><hr /><br /><b>Cliente</b><b>:</b> "Ora cosa faccio?"<br /><span style="font-weight: bold;">Supporto tecnico</span><b>:</b> "Che dice il prompt sullo schermo?"<br /><b>Cliente</b><b>:</b> "Mi chiede di inserire il mio cognome."<br /><span style="font-weight: bold;">Supporto tecnico</span><b>:</b> "Ok, allora scriva il suo cognome."<br /><b>Cliente</b><b>:</b> "Come si scrive?"<br /><br /><hr /><br /><b>Cliente</b><b>:</b> "Vorrei comprare Internet. Quanto costa?"<br /><br /><hr /><b><br />Cliente</b><b></b>: "Ho perso il mio Internet. L' ho spento la scorsa notte e l' ho riacceso stamattina, ed è partito. Ho appena pagato 19.95$ al mese, e già l' ho perso. Potete mandarmene un' altro?"<br /><br /><br /><hr /><br />Ascoltato in un negozio di software:<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Donna 1</span>: "Cos'è questo Linux?"<br /><span style="font-weight: bold;">Donna 2</span>: "E' un programma che se ce l'hai sul computer, non puoi più spegnere il computer."<br /><span style="font-weight: bold;">Donna 1</span>: "Oh."<br /><br /><hr /><br />OK, abbiamo chiuso con una divertente scenetta tra signore che non ha a che fare con l' Help Desk ma che meritava comunque di essere menzionato. Voi sapevate che Linux è un programma che non ti permette di spegnere il computer? Caspita, c'è sempre da imparare qualcosa nella vita...<br />Comunque se non ne avete avuto abbastanza dell' Help Desk Humour, vi consiglio nuovamente di andare su <a href="http://rinkworks.com/stupid/">Computer Stupidities</a> oppure anche <a href="http://technologyandthoughts.blogspot.com/2006/09/la-dura-vita-dellhelp-desk.html">qui</a> e troverete decine di situazioni al limite della realtà!phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-44638599663229372702007-12-13T18:24:00.000+01:002007-12-13T22:49:38.304+01:00Come spedire una lettera a Babbo NataleCari lettori di Vite Digitali, il Natale è ormai alle porte e tutti noi stiamo pensando a quali regali farci portare dal buon vecchio Babbo Natale. Molti di voi avranno già scritto la famosa "letterina" con l' elenco di doni che vorrebbero ricevere, molti altri invece si staranno chiedendo se sono stati sufficientemente buoni quest' anno per poter meritare qualche bel regalo natalizio. Ma alla fine sappiamo tutti che Babbo Natale è buono e ci porterà sicuramente qualcosa di nostro gradimento.<br />Però per ricevere un dono dovete pur sempre scrivergli una lettera con l' elenco delle cose che vorreste e per fare ciò ci sono 3 semplici modi:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> il modo tradizionale. Scrivete la letterina su un foglio di carta e dategliela ai vostri genitori. Loro sapranno sicuramente come mandarla a Babbo Natale. [Avvertenza: se avete 30 anni e vi avvicinate a vostra madre dandole la letterina da inviare a Babbo Natale, probabilmente vostra madre vi manderà a quel paese!]. Questo metodo è dunque consigliato per i più piccoli.<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> il modo originale. Inviare una lettera cartacea direttamente all' indirizzo di posta di Babbo Natale che è:<br /><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;"> Santa Claus</span><span style="font-weight: bold;"><br />Arctic Circle</span><span style="font-weight: bold;"><br />96930 Rovaniemi</span><span style="font-weight: bold;"><br />Finland </span><br /></div><br />L' indirizzo qui sopra è il reale indirizzo dell' ufficio di Babbo Natale che si trova in Lapponia e <a href="http://www.santaclauslive.com/main.php?link=kirjoita_joulupukille&kieli=eng">non è assolutamente uno scherzo</a>.<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> il modo tecnologico. Inviare una mail a Babbo Natale che ormai è da un po' di anni che sa utilizzare il computer ed Internet. Basta andare sul <a href="http://www.santaclauslive.com/main.php?link=kirjoita_joulupukille&pid=2&kieli=eng">sito ufficiale dell' ufficio di Babbo Natale</a>, inserire tutte le informazioni richieste ed inviare la mail.<br /><br />In questo modo la nostra lettera arriverà al buon vecchio <span style="font-weight: bold;">Santa Claus</span> che nel suo caldo ufficio di <span style="font-weight: bold;">Rovaniemi</span> leggerà il nostro elenco di regali e cercherà di accontentarci facendoci trovare un bel regalo sotto l' albero.<br /><div style="text-align: center;"><br /></div>Se volete visitare il sito dell' ufficio di Babbo Natale cliccate <a href="http://www.santaclauslive.com/main.php?kieli=eng">qui</a> (in inglese) e troverete tante informazioni utili e simpatiche.<br /><br /><br />Credo proprio che questo articolo sarà utile non solo ai bambini che per caso passeranno di qui, ma servirà anche (e soprattutto) ai lettori più grandi che secondo me di nascosto una letterina la scrivono sempre...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-17887522696499681062007-12-13T10:37:00.000+01:002007-12-13T11:33:01.264+01:00Geek MemeReplico al meme che mi è stato gentilmente offerto da <a href="http://universofrattale.blogspot.com/">Snapshot83</a> e che pone la seguente domanda: sono un Geek?<br />La mia risposta è: <span style="font-weight: bold;">no, non sono un geek e non credo di volerlo essere</span>. Ovviamente questa mia riposta è valida se per geek intendiamo l' appassionato di tecnologia che cerca di avere tutti gli ultimi gadget all' avanguardia e corre dietro a tutti i nuovi prodotti tecnologici messi in commercio. Perchè il significato reale del termine geek forse ancora non è ben delineato e spesso può essere confuso con nerd o perfino con hacker. A tal proposito vorrei rispondere proprio a Snapshot83 che nel suo post sul Geek Meme scrive che <span style="font-style: italic;">"il vero Geek è colui che riesce a smanettare riuscendo a fare l'impossibile con la tecnologia a sua disposizione, superata o all'avanguardia che sia"</span>. Secondo il mio modesto parere questa è una possibile definizione per il termine hacker e non per il termine geek. Il geek lo vedo più come un semplice patito della tecnologia ma che non ha elevate capacità tecniche paragonabili a quelle di un hacker. Per questo motivo non credo di essere un geek ma soprattutto non credo di voler diventare geek.<br /><br />Utilizzo un cellulare vecchio, ma così vecchio che quando l' ho comprato ancora non esisteva Windows (quelli sì che erano bei tempi). Ovviamente è una battuta! Però il mio cellulare è veramente "datato"... I telefonini non mi hanno mai attirato e li vedo solo come uno strumento che deve ricevere e fare chiamate.<br />Anche il mio computer non è di ultima generazione, non ho doppio processore, non ho il monitor ultra sottile, non ho la tastiera ergonomica pagata centinaia di euro, non ho un mouse tecnologico senza fili e non ho la webcam che mi saluta quando accendo il PC... :)<br />Ho un computer di fascia medio-bassa che ha una potenza sufficiente per tutto ciò che devo fare... e mi va bene così com'è. Poi sono io che configuro tutto ciò che deve essere configurato in maniera tale da rendere il sistema il più efficiente possibile ed adattarlo ai miei gusti.<br />Inizio a credere che non sarò mai un geek...<br /><br />Di tecnologico credo di utilizzare solo PenDrive, lettori Mp3, microspie, telecamere nascoste, microfotocamere digitali da polso e <a href="http://www.spiare.com/handy-truster.html">macchine della verità tascabili</a>... in pratica tutte quelle cose che ognuno di noi ha a casa!<br /><br />A parte gli scherzi, come avete potuto constatare da questo post ironico ma anche veritiero, il vostro <span style="font-weight: bold;">phoenix</span> non è assolutamente un geek. Ed ora vi lascio una frase generata dalla mia mente e che rispecchia un po' la mia filosofia di vita:<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Non voglio avere tutto e non saper usare niente. Voglio avere poco ma saperlo usare da Dio.</span>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-70183653477255429422007-12-10T13:24:00.000+01:002007-12-10T13:17:21.764+01:00Riga di comando o interfacce grafiche?Scrivo questo articolo dopo aver letto un' interessante <a href="http://www.tuxjournal.net/?p=1979">post</a> pubblicato su TuxJournal in cui vengono mostrati alcuni motivi per cui la riga di comando dovrebbe essere più user friendly delle interfacce grafiche. Una riflessione a proposito credo si debba fare sperando ovviamente di sentire anche il vostro parere su questo argomento.<br />Dico subito che non vedo assolutamente uno scontro tra l' utilizzo di comandi testuali e l' utilizzo di interfacce grafiche anzi credo che le due modalità possano benissimo coesistere. Io non farei un ragionamento su quale modalità sia la migliore o più user friendly, farei piuttosto un ragionamento su quale modalità possa essermi più utile in una determinata situazione, con una determinata macchina ed in un determinato contesto. La riga di comando può sicuramente essere più potente, veloce ed efficace e se la sappiamo padroneggiare bene potremo certamente fare a meno di interfacce grafiche. Lavorare esclusivamente a riga di comando vuol dire anche non dover installare e configurare un ambiente grafico che sicuramente ha bisogno di molte risorse.<br />La riga di comando però richiede una certa conoscenza e padronanza da parte dell' utente. Ciò vuol dire che prima di poter essere padroni dei comandi che vogliamo utilizzare, dovremo leggere manuali e documentazione relativa a tali comandi. Non tutti gli utenti sono disposti a trascorrere il loro tempo per capire veramente come funziona un particolare comando: spesso abbiamo bisogno di conoscere solo "lo stretto necessario". In queste situazioni l' utilizzo di interfacce grafiche è preferibile perchè avremo tutti i comandi necessari a nostra disposizione e potremo utilizzarli in tempi rapidi. Ovviamente i comandi eseguibili tramite interfaccia grafica non godranno della stessa potenza della riga di comando. Basti pensare per esempio ai parametri che possiamo dare ad un comando: in un terminale possiamo leggere la documentazione del comando, vedere che tipo di parametri accetta ed eseguirlo dandogli particolari parametri che ci permettono di avere un grande controllo sul comportamento del comando stesso. Un 'interfaccia grafica ti permette di eseguire un comando ma sicuramente non ti permette di avere lo stesso controllo che si ha utilizzando la riga di comando.<br /><br />Per concludere, credo che l' utente medio possa senza ombra di dubbio accontentarsi di utilizzare le interfacce grafiche per un utilizzo basilare del sistema mentre per chi lavora nel settore informatico (ma anche per chi è particolarmente curioso) può essere estremamente utile imparare a padroneggiare la riga di comando perchè se ti sai destreggiare con i comandi testuali saprai (quasi) sicuramente destreggiarti tra le interfacce grafiche, ma non vale il viceversa!<br /><br />Fatemi sapere un po' cosa ne pensate voi. Riga di comando o interfacce grafiche? Questo è il dilemma...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-31285864412414876262007-12-07T10:50:00.000+01:002007-12-07T10:43:38.687+01:00Aggiornamento Page Rank: un mese dopoIl 30 ottobre 2007 ho pubblicato un post in cui informavo voi lettori dell' aggiornamento del Page Rank di questo blog e mi chiedevo cosa avrebbe comportato un passaggio da Page Rank <span style="font-weight: bold;">0</span> a Page Rank <span style="font-weight: bold;">5</span>. Ero soprattutto curioso di capire se l' aggiornamento avrebbe portato un numero maggiore di visitatori provenienti dai motori di ricerca.<br />Vediamo com' è andata nell' ultimo mese e cerchiamo le differenze (se presenti) con il mese d' ottobre.<br />Sul blog Vite Digitali utilizzo due servizi di monitoraggio delle statistiche: <span style="font-weight: bold;">Shiny Stat</span> e <span style="font-weight: bold;">FeedBurner Stats</span>.<br />La schermata di Shiny Stat relativa alle visite provenienti da Google è inequivocabile:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1HHKlqf8pzamd2SVRYhyphenhyphenvgdSS78-9O_5pg_jGyFe26k0alOYuQqwekcQT-zbo8qcq6sTKgi_JZrd0grf8ULZvPnWkqvNnQ2RySYq8IJ1MdjTYzMJRq9ULnxJAld1oEXxAyXzqcyMGMBQ/s1600-r/shinystat.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqv7VzNq4HE9Mx-FFo6y1mxqREJ9M-vhe3ZYlvKnlaK5JMDJwt5ztRq58Oj-5QDEBK-TJfm-r0wm1kQ_Vb5A4DVqPF8aatIyzc_X-mFnf4laci6eAyuEzXZFQdu9vXDV2_ATa9QMM47hk/s400/shinystat.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5139368755759650962" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: left;">Come si può vedere sembra che a Novembre ci sia stato un boom di visitatori provenienti da Google e questo confermerebbe la validità del Page Rank. Analizzando meglio il grafico però si può vedere che a Novembre sono giunti "solo" 1000 visitatori da Google (su un totale di circa 6000 visitatori mensili) e questo vuol dire che la maggior parte delle visite dovrebbe provenire da link su altri siti oppure da richieste dirette.<br /><br />Le statistiche di FeedBurner invece sono molto diverse. Basta vedere il grafico che mostra i visitatori provenienti dai motori di ricerca a Novembre:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8orkJWeT4pfEIk-dpwHWKcIl6jKMQb6IkpsoVHZKlRUK6Va_hhFjnQxdPVbydJGJc_5kAX6AkY2RyLRxT3Gd5AH7CwT279TGL5AhxnUY4_6q8urUWC2Vze0mJrWhSGPIfuQTAA3tB3KU/s1600-r/feedburner.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ-FkHgoEApGksinmuDpyxADy29qBoes4rrnYX36q6ZAFL9ZLYlj-YGC7wfXoixrxZPIpscEr8z17vMg4OkzShK5BlFWHx6CQycWd4MtimY4RFk8njcHj_ph1XOM50h3nCgwbeuWOfnno/s400/feedburner.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5139371659157543074" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;"></span><br /><div style="text-align: left;">La differenza con Shiny Stat è evidente. I visitatori provenienti da motori di ricerca sono in media 160 al giorno, ovvero circa 4800 al mese. I dati di FeedBurner sinceramente mi sembrano più veritieri perchè fatico a credere che Vite Digitali possa ricevere 5000 visite da siti o richieste dirette e solo 1000 da motori di ricerca.<br />Inoltre, ho notato che Shiny Stat ultimamente è come se avesse perfezionato il suo algoritmo di statistiche, perchè negli ultimi giorni sta "contando" molte più visite dai motori di ricerca.<br />Per questo motivo credo che analizzare i dati attuali di Shiny Stat non sia sufficientemente utile per comprendere il peso dell' aggiornamento del Page Rank.<br />Basandomi quindi sui dati di FeedBurner, posso dire che ad Ottobre la media di visitatori provenienti da motori di ricerca si aggirava attorno ai 130 al giorno, a Novembre questa media si è alzata a circa 160 visitatori al giorno. Un miglioramento quindi c'è stato anche se non molto grande.<br /><br />I dubbi sul Page Rank alla fine rimangono: sarà ancora valido oppure no?<br /></div></div></div></div>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-66186151267144008522007-12-04T11:00:00.000+01:002007-12-05T11:21:29.889+01:00Come partizionare l' hard disk per Linux (parte 3)Finalmente arriva la parte pratica in cui vedremo come utilizzare il tool a riga di comando <span style="font-weight: bold;">fdisk</span>. Ho deciso di impostare l' articolo proprio su fdsik e non su un' altro programma perchè fdisk è lo strumento a riga di comando più diffuso per partizionare l' hard disk e potrebbe capitarci di doverlo usare per completare la fase di installazione di qualche distribuzione che non prevede tool grafici.<br />Prima di tutto dobbiamo sapere che in Linux possiamo riferirici al nostro hard disk tramite l' interfaccia astratta <span style="font-weight: bold;">/dev/hda</span> se il nostro sistema utilizza drive IDE oppure tramite l' interfaccia <span style="font-weight: bold;">/dev/sda</span> se invece il nostro sistema utilizza drive SATA o SCSI. Ogni hard disk ha un' interfaccia diversa, quidi se noi abbiamo 3 hard disk con drive IDE, noi potremo riferirci ad essi tramite le seguenti interfacce: <span style="font-weight: bold;">/dev/hda</span>, <span style="font-weight: bold;">/dev/hdb</span> e <span style="font-weight: bold;">/dev/hdc</span>.<br />Ogni hard disk come ormai dovremmo aver capito, può avere varie partizioni ed ogni partizione può essere riferita aggiungendo il suo numero al nome dell' interfaccia. Per esempio /dev/hda1 indicherà la prima partizione sul primo hard disk. Mentre /dev/hdc3 indicherà la terza partizione del terzo hard disk. Vi ricordate che nello scorso articolo vi ho detto che il limite di partizioni primarie è 4? Questo vuol dire che se noi vediamo un numero maggiore di 4 nel nome dell' interfaccia del nostro hard disk, questa indicherà una partizione logica e non primaria. Per esempio <span style="font-weight: bold;">/dev/hda5</span> indicherà la prima partizione logica del primo hard disk.<br />Per chiarire ulteriormente le idee a chi non avesse ancora capito, ecco come è partizionato il mio hard disk dopo aver eseguito un' installazione default di Ubuntu:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqLQABzu0DJAzNJjruk5uAMt7jdctbQqMPDPk_pv4cDmSwdllrrc7SD24WcfxkvxwhO5zMog_9TE2EIUXthtOXmDafRLb6IRDeRZhSAnG4e2AXeHKNtbLt_XMwnyaTpiPJh9Te5BEcfvc/s1600-r/partition.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc06_pOkVsCyqJQCTcmZwK6ygeSnW_IwwyZgUDS8hmqtl3GIxWue7vMKrfOcrVBlXeB_1AxNOVDx6dspFcEFSnRALH5oOZ9pkYZquDNvFjknICRV_qSBeEGQg5Q6pUJX6CDS4AZbD0aLA/s400/partition.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138595394005039554" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: left;">Come si può vedere, il mio hard disk presenta una partizione primaria <span style="font-weight: bold;">/dev/hda1</span> ed una partizione estesa <span style="font-weight: bold;">/dev/hda2</span> che contiene completamente una partizione logica <span style="font-weight: bold;">/dev/hda5</span> (che è la partizione di swap). Alcuni di voi forse si staranno meravigliando del fatto che non ci sono le partizioni /dev/hda3 e /dev/hda4. Ma è perfettamente normale, perchè come abbiamo detto le partizioni primarie hanno numeri che vanno da 1 a 4 mentre le partizioni logiche vanno da 5 in su.<br />Il comando che ci permette di vedere le partizioni dei nostri hard disk è <span style="font-weight: bold;">fdisk -l</span> e dobbiamo avere privilegi di amministratore per poter eseguirlo.<br /><br />Se vogliamo partizionare un hard disk (per esempio /dev/hda) dobbiamo digitare il seguente comando in un terminale: <span style="font-weight: bold;">fdisk /dev/hda</span>. Ripeto ancora una volta che fdisk può essere utilizzato solo se abbiamo privilegi da amministratore. A questo punto comparirà il prompt dei comandi:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQGiZTRvp3oB31NbjtbS5E0Z6n25eUddcbYfz9WYlqwjzMiYuNkCa2nRkQ2VBqeX0_KGjt2SV90T822jsF16Rw-e8vjMBs366UT90O1fHQvG_PvGQbTGbfaB2A7wQZMKucznQDN0kPPxY/s1600-r/fdisk.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOzLwRjHkeBPNF_CqelVwd70iPs9Et1G6Q3ykNTcavzgZN6qrYfB1IYmaSaVbXZAsh3Sxjn2bojAwif2dgo1WwASdWBTrCwg2fe5dsvULf8tlF7a5UWdhb3HlOm3A2tNVPyAh5ItgfVms/s400/fdisk.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138599993915013586" border="0" /></a><br /><div style="text-align: left;">Come potete vedere è possibile che compaia anche un messaggio di warning che ci avvisa che il numero di cilindri del nostro hard disk è maggiore di 1024. Il problema dei 1024 cilindri è molto conosciuto tra gli utenti Linux. I BIOS meno recenti riescono ad accedere solo ai primi 1024 cilindri dell' hard disk e quindi è consigliabile che il boot loader (esempio LILO o GRUB) ed anche l' immagine del kernel siano contenuti completamente nei primi 1024 cilindri.<br />Per vedere la tabella delle partizioni basta digitare <span style="font-weight: bold;">p</span> e premere <span style="font-weight: bold;">invio</span>. Per cancellare una partizione dobbiamo digitare il tasto <span style="font-weight: bold;">d,</span> premere <span style="font-weight: bold;">invio</span> e poi digitare il numero della partizione da cancellare. Da questo momento la partizione che abbiamo deciso di cancellare non sarà più presente nella tabella delle partizioni ma non è stata ancora cancellata. In realtà con il comando <span style="font-weight: bold;">d</span> noi scheduliamo le partizioni che devono essere cancellate. Tali partizioni verranno cancellate definitivamente solo quando confermeremo il tutto digitando il tasto <span style="font-weight: bold;">w</span>. Quindi anche dopo aver dato il comando <span style="font-weight: bold;">d</span>, se vogliamo uscire senza salvare le modifiche basterà digitare il tasto <span style="font-weight: bold;">q</span> e nessuna partizione verrà cancellata. Per cancellare tutte le partizioni dovremo digitare il comando <span style="font-weight: bold;">d</span> per ogni singola partizione.<br />Dopo aver cancellato tutte le partizioni del nostro hard disk, dovremo crearne delle nuove. Per creare una partizione digitiamo il tasto <span style="font-weight: bold;">n</span> e potremo scegliere il tipo di partizione:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0f-fXock44vrBivbvK0e2z90w9b6_wL4V0iMyJ3p1QEIRpLOnSLy__rMJErp3i862tQ7mvFNscpjHhq1XQ5S9ioKGS_yOyVJQ5xTboNRwg-YV5y15hfpKnf7h1AIzEnuD7i7p6Pcn0dE/s1600-r/fdisk2.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh99nOC6r9Qk1WmU9_3ADvyVC1LTYozTimOa6qrWNOWQMBrA-eS2JPDp3iwLFdD3lN1mNZLIVY8wkYqdqZ4c9Sldg8rtlHzLIhLmxZCbJFNWFr9VPQQPtWlUb0aWapE7DIrrX6QI1z8slM/s400/fdisk2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138605882315176418" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: left;">Digitiamo <span style="font-weight: bold;">p</span> per creare una partizione primaria oppure <span style="font-weight: bold;">l</span> per creare una partizione logica. Dopo aver scelto il tipo di partizione, il programma ci chiederà il numero di partizione: se prima abbiamo cancellato tutte le partizioni ed abbiamo deciso di crearne una primaria, la nuova partizione avrà numero 1. Dopo aver scelto il numero della partizione, dobbiamo scegliere il primo cilindro della partizione. Possiamo premere invio per confermare automaticamente il cilindro di partenza di default (consigliato se non si è sicuri) oppure possiamo digitare il numero del cilindro scelto da noi. Poi dobbiamo decidere quanto deve essere grande la partizione: possiamo scegliere la grandezza in megabyte, kilobyte oppure se siamo sicuri possiamo anche scrivere il numero esatto di cilindri. Se per esempio vogliamo una partizione che sia grande 80 megabyte basterà scrivere <span style="font-weight: bold;">+80M</span> e premere <span style="font-weight: bold;">invio</span>. Se al momento della scelta della grandezza voi premete solo invio, la partizione occuperà tutto lo spazio libero sull' hard disk.<br />Ricordiamoci di rendere avviabile la partizione che contiene l' immagine del kernel. Per fare ciò basta digitare il tasto <span style="font-weight: bold;">a</span> e poi digitare il numero della partizione che contiene l' immagine del kernel. Per verificare che non abbiamo fatto errori, osserviamo la tabella delle partizioni (premendo il tasto <span style="font-weight: bold;">p</span>) e se tutto sarà andato bene dovremo vedere un asterisco vicino al nome della partizione avviabile. Ci sono due cose da dire sulle partizioni avviabili: la prima è che solitamente la partizione avviabile in Linux è quella che contiene la directory <span style="font-weight: bold;">/boot</span>. La seconda cosa da dire è che cercando in rete ho letto che rendere avviabile una partizione non è necessario con Linux ma ho letto anche che a volte ci sono dei BIOS recenti che richiedono per forza almeno una partizione avviabile. Quindi, per essere sicuri io vi consiglio sempre di rendere avviabile la partizione che contiene l' immagine del kernel anche perchè questo è il procedimento consigliato nel manuale di Gentoo.<br /><br />Per creare una partizione di swap, digitiamo sempre il tasto <span style="font-weight: bold;">n</span> per creare una nuova partizione, poi scegliamo il tipo di partizione, digitiamo il numero della partizione, scegliamo il primo cilindro ed impostiamo la dimensione della partizione. Dopo aver fatto questo dobbiamo digitare il tasto <span style="font-weight: bold;">t</span> per cambiare il tipo di partizione. Dopo aver digitato il tasto t, scriviamo il numero della partizione di swap che abbiamo appena creato e poi scriviamo <span style="font-weight: bold;">82</span>. Questo numero serve ad identificare una partizione di swap. Per verificare che non abbiamo fatto errori possiamo sempre osservare la tabella delle partizioni digitando il tasto <span style="font-weight: bold;">p</span>.<br /><br />Adesso sappiamo creare partizioni primarie (avviabili e non) e sappiamo creare partizioni di swap. Vediamo adesso come creare partizioni estese che contengono partizioni logiche.<br />Prima di tutto digitiamo il tasto <span style="font-weight: bold;">n</span> per creare una nuova partizione, poi digitiamo il tasto <span style="font-weight: bold;">p</span> perchè una partizione estesa è pur sempre una partizione primaria, digitiamo il numero della partizione, scegliamo il cilindro di partenza ed infine scegliamo la dimensione della partizione. A questo punto abbiamo creato una partizione primaria! Per farla diventare una partizione estesa dobbiamo digitare il tasto <span style="font-weight: bold;">t</span>, scrivere il numero della partizione e poi digitare <span style="font-weight: bold;">5</span>. Il valore 5 identifica una partizione estesa (così come avevamo il valore 82 per le partizioni swap).<br />Ora che abbiamo la nostra partizione estesa, osserviamo un attimo la tabella delle partizioni con il tasto <span style="font-weight: bold;">p</span> e vediamo qual'è il primo cilindro e l' ultimo cilindro della partizione estesa. Quando creiamo le partizioni logiche (che dovranno essere contenute nella partizone estesa), dobbiamo ricordarci che devono riempire tutto lo spazio della partizione estesa. Quindi, la prima partizione logica inizierà dallo stesso cilindro iniziale della partizione estesa mentre l' ultima partizione logica che creeremo terminerà sull' ultimo cilindro della partizione estesa.<br />Ecco un semplice esempio:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNsbFBBe7UV7vS_x-t71dShdWheAXZGAwv9icwJu5Kn4E0McpSs4qiOsTPpHTkYWey-VdqdCw0Ndzw_p9nxlKttzwYsF6UjMtXLlNUM-gSqSoORY4fLS94_dobykbzMLsgbDM2Kybegn8/s1600-r/fdisk3.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigmteoKVggwAgAGp3Kt7ucWvgQdnstsGW2FO6ykxgj__s6QepBM_iGFzO0-5X1w7tV6FmNI9J2MctaWi0L7P8My70QE3-h5StK1VeKkrjmXj6AfhmQ4xfhNt7STJVKdBFUOUewlFA3GYA/s400/fdisk3.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138672767840877042" border="0" /></a><br /><br /><br /><div style="text-align: left;">Come potete vedere l' hard disk qui sopra presenta una partizione primaria <span style="font-weight: bold;">/dev/hda1</span> ed una partizione estesa <span style="font-weight: bold;">/dev/hda2</span>. Quest' ultima partizione inizia al cilindro 9408 e termina al cilindro 9726. Inoltre la partizione estesa contiene due partizioni logiche che sono <span style="font-weight: bold;">/dev/hda5</span> e <span style="font-weight: bold;">/dev/hda6</span>. Come si può facilmente notare, le due partizioni logiche occupano completamente tutto lo spazio della partizione estesa. Ciò vuol dire che la prima partizione logica deve iniziare al cilindro 9408 che è il primo cilindro della partizione estesa e l' ultima partizione logica deve finire sul cilindro 9726 che è l' ultimo cilindro della partizione estesa.<br />Spero sia stato sufficientemente chiaro.<br /><br />Dopo aver creato tutte le partizioni, ricordiamoci sempre di dare uno sguardo alla tabella delle partizioni. Se tutto va bene, possiamo salvare le modifiche e scrivere la nuova tabella delle partizioni digitando il tasto <span style="font-weight: bold;">w</span> e premendo <span style="font-weight: bold;">invio</span>.<br /><br /><br />Se avete letto tutte le 3 parti della guida "<span style="font-weight: bold;">Come partizionare l' hard disk per Linux</span>" non avrete perso tempo. Sicuramente ne saprete molto di più rispetto a coloro che sanno solo utilizzare tool grafici senza però capire cosa stanno realmente facendo.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">NOTA</span>: l' amico <a href="http://paso.wordpress.com/">Paso</a> ha pubblicato oggi 5 dicembre un interessante articolo che spiega <a href="http://paso.wordpress.com/2007/12/05/come-installare-partizionare-formattare-e-montare-allavvio-un-nuovo-hard-disk-interno-su-linux/">come installare, partizionare, formattare e montare all' avvio un nuovo hard disk interno su Linux</a>. Sebbene gli argomenti trattati possano sembrare simili alla mia guida, posso assicurarvi che nell' articolo di Paso troverete molte informazioni interessanti che io non ho trattato. Il suo articolo è ottimo e vi consiglio caldamente di dargli uno sguardo anche perchè oggi è sempre più difficile trovare una guida scritta bene, chiara ed allo stesso tempo molto istruttiva.<br /></div></div></div></div></div></div></div></div>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-81655764300099039232007-12-02T11:00:00.000+01:002007-12-02T10:58:56.247+01:00Come partizionare l' hard disk per Linux (parte 2)Nello scorso articolo abbiamo visto quali sono i vantaggi e gli svantaggi del partizionamento ed abbiamo capito che dietro ad ogni buon partizionamento c'è sempre un buono schema progettuale.<br />Prima di parlare di schemi e startegie progettuali, vediamo che tipo di partizioni possiamo creare. Ci sono 3 tipologie di partizioni:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> partizione primaria<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> partizione estesa<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> partizione logica<br /><br />Una <span style="font-weight: bold;">partizione primaria</span> è una partizione le cui informazioni risiedono nel MBR (Master Boot Record). Poichè il MBR è molto piccolo (512 byte), è possibile creare solo 4 partizioni primarie. Questo limite ovviamente è molto vincolante e quindi con il passare del tempo si è deciso di introdurre un altro tipo di partizione: la <span style="font-weight: bold;">partizione estesa</span>. La partizione estesa è una partizione primaria che però può essere a sua volta suddivisa in altre partizioni che si chiameranno <span style="font-weight: bold;">partizioni logiche</span>. Non è difficile, vero?<br />Facciamo un paio di semplici esempi: se abbiamo deciso di suddividere il nostro hard disk in 4 partizioni, non abbiamo bisogno di creare partizioni estese perchè rientriamo nel limite massimo di 4 partizioni primarie. Se invece vogliamo suddividere il nostro hard disk in 6 partizioni, non possiamo creare 6 partizioni primarie ma possiamo creare 3 partizioni primarie + una partizione estesa che contiene 3 partizioni logiche.<br /><br />Ora che abbiamo capito (spero!) quali tipi di partizioni possiamo creare, cerchiamo di capire come possiamo organizzare il nostro schema di partizionamento. Prima di tutto voglio dire che per un "utente alle prime armi" che si sta avvicinando da poco al mondo Linux è consigliabile adottare anche uno schema base come il seguente: <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /</span> + <span style="font-weight: bold;">1 partizione di swap</span>. Vedremo prossimamente quanto deve essere grande la partizione di swap.<br />Per chi invece ha già una certa esperienza con Linux il mio primo consiglio è chiedersi: quale utilizzo devo fare con il mio computer? Lo schema di partizionamento può cambiare notevolmente in base all' utilizzo (server o desktop). Se utilizziamo il nostro computer solo ed esclusivamente come postazione desktop per uso casalingo, potremo adottare uno schema simile al seguente: <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /boot</span> <span style="font-weight: bold;"></span>+ <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /home</span> <span style="font-weight: bold;"></span>+ <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /</span> + <span style="font-weight: bold;">1 partizione di swap</span>. In questo modo abbiamo creato una piccola partizione (50 MB circa) dedicata a contenere l' immagine del kernel ed altri file necessari per eseguire il boot. Poi abbiamo dedicato una partizione più grande (anche alcuni Gigabyte) per la directory /home che solitamente su un computer desktop contiene una grande quantità di file e può tornare utile se volessimo fare il backup dei nostri dati. Per finire c'è sempre la partizione root e la partizione swap.<br />Questo ovviamente vuole essere solo un esempio di schema di partizionamento che non deve essere adottato automaticamente senza un' attenta riflessione.<br />Per un computer dedicato ad un utilizzo server, le directory <span style="font-weight: bold;">/var</span>, <span style="font-weight: bold;">/tmp</span>, <span style="font-weight: bold;">/home</span> ed <span style="font-weight: bold;">/usr</span> sono delle ottime candidate ad avere una partizione dedicata. In questo modo avremo a disposizione una partizione che conterrà i file temporanei, una partizione per i file di log ed altri file dinamici, una partizione per le directory degli utenti ed una partizione per gli eseguibili degli utenti (e non solo). Così possiamo avere un controllo maggiore sui dati contenuti nell' hard disk.<br /><br />Un consiglio molto utile che posso darvi per capire quante partizioni creare e soprattutto la grandezza delle partizioni, è il seguente: proviamo uno schema di partizionamento anche semplice, facciamo passare qualche mese durante il quale utilizziamo normalmente la nostra macchina, infine utilizziamo uno strumento che permette di analizzare lo spazio occupato da ogni singola directory. Un' ottimo strumento è Baobab che può essere utilizzato con Gnome e che si trova già nella distribuzione Ubuntu (Applicazioni, Accessori, Analizzatore di utilizzo del disco). In questo modo possiamo vedere come è ripartito lo spazio del disco tra le varie directory e possiamo avere una idea più chiara sull' utilizzo che facciamo del nostro computer. Qui sotto potete osservare la schermata di Baobab su Ubuntu relativa al mio computer:<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji79TVqkmZKTnBcOUPcrxjL8FZiFyLrqQM5bmlB5C4ImaGup1Kkci6aX50ru1sv80Y_Ejmh8VmX7kI7hBEvih96POPEP3C2t7CIYm5cknYDw3fd8Pg8064p6O7zE91jfl2oaEa4jMCiJo/s1600-h/Schermata-Analizzatore+di+utilizzo+del+disco.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji79TVqkmZKTnBcOUPcrxjL8FZiFyLrqQM5bmlB5C4ImaGup1Kkci6aX50ru1sv80Y_Ejmh8VmX7kI7hBEvih96POPEP3C2t7CIYm5cknYDw3fd8Pg8064p6O7zE91jfl2oaEa4jMCiJo/s400/Schermata-Analizzatore+di+utilizzo+del+disco.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5138258896202299826" border="0" /></a><br /><span style="font-style: italic;">clicca per ingrandire l' immagine</span><br /><br /><div style="text-align: left;"><br />Si può facilmente notare come è ripartito lo spazio del disco sulla mia macchina che viene utilizzata quotidianamente per uso personale. Le directory che occupano più spazio sono <span style="font-weight: bold;">/home</span> che contiene una miriade di file personali (audio, video, immagini, ecc...) e la directory <span style="font-weight: bold;">/usr</span> che contiene un gran numero di eseguibili e file vari. Adesso, dopo aver effettuato questo controllo, so che se volessi installare un' altra distribuzione sul mio computer (dopo aver formattato completamente l' hard disk) potrei adottare il seguente schema di partizionamento: <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /boot</span> + <span style="font-weight: bold;">1 partizione estesa che contiene la partizione logica /home e la partizione logica /usr</span> + <span style="font-weight: bold;">1 partizione primaria /</span> + <span style="font-weight: bold;">1 partizione swap</span>.<br />La partizione /boot sarà grande al massimo 50MB, la partizione logica /home potrei farla di 7GB per avere sempre un certo margine visto che è una directory che si ingrandisce costantemente, la partizione logica /usr la farei di 3.5GB visto che la dimensione di questa directory solitamente si stabilizza, la partizione swap la farei di una dimensione pari a quella della RAM di cui dispongo ed infine la partizione primaria / potrebbe occupare il rimanente spazio.<br />In questo schema ho dovuto adottare la partizione estesa perchè se non l' avessi fatto avrei superato il limite di 4 partizioni primarie.<br /><br />Questo schema sarà sicuramente più adatto rispetto ad uno schema base che prevede solo un' unica partizione in cui risiederanno tutti i file, vero?<br /><br />Due parole infine devono essere spese sulla partizione di swap. Prima di tutto non siamo obbligati a creare una partizione di swap, in teoria possiamo benissimo farne a meno. In pratica può essere molto utile e qualche volta può salvarci da situazioni critiche. La partizione di swap infatti serve come supporto alla memoria principale (RAM) e viene utilizzata quando il sistema ha bisogno di ulteriore memoria. Se non avessimo una partizione di swap e se il nostro sistema richiedesse una quantità di memoria superiore alla nostra RAM, molto probabilmente il nostro computer andrebbe in crash.<br />Quanto deve essere grande la partizione di swap? Inizialmente era buona norma creare sempre una partizione di swap che fosse il doppio della memoria RAM del nostro computer. Attualmente con i computer che facilmente hanno qualche gigabyte di RAM, conviene avere una partizione che sia uguale alla RAM e non il doppio. Questa regola però non è fissa perchè se per esempio dobbiamo utilizzare il nostro computer per eseguire calcoli computazionali molto pesanti allora conviene avere una partizione che sia il doppio della RAM.<br /><br />Vorrei concludere l' articolo con un concetto molto importante: progettare il giusto schema per la nostra macchina è un qualcosa che non è semplice e richiede esperienza. Questo articolo non vuole avere la presunzione di spiegarvi il metodo sicuro che vi permette di progettare degli schemi perfetti per la vostra macchina. Anche io devo imparare ancora molte cose sul partizionamento e sto accrescendo la mia esperienza a riguardo giorno dopo giorno.<br /><br />La guida su come partizionare l' hard disk ovviamente non finisce qui! Dopo aver terminato la parte teorica ora arriva la parte pratica. Nel prossimo articolo impareremo ad utilizzare un tool a riga di comando molto potente che si chiama <span style="font-weight: bold;">fdisk</span> e che potremmo dover usare durante la fase di installazione di molte distribuzioni.<br /></div></div>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-15024325901637392562007-11-30T19:20:00.000+01:002007-11-30T19:13:49.686+01:00Come partizionare l' hard disk per Linux (parte 1)Per un utente che si sta avvicinando al mondo Linux e che ha deciso di installare questo sistema operativo sul proprio computer, arriva sempre un momento di fondamentale importanza: il partizionamento. In realtà partizionare un hard disk utilizzando tool a riga di comando (come fdisk) è un procedimento che può creare qualche difficoltà anche ad utenti Linux che sono ormai troppo abituati a tool grafici di rapido utilizzo (come Gparted).<br />Partizionare un hard disk vuol dire semplicemente suddividere l' hard disk (unità fisica) in più unità logiche e permette di ottenere i seguenti vantaggi:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> si possono installare più sistemi operativi su uno stesso hard disk<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> si possono condividere delle partizioni tra più sistemi operativi<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> in caso di problemi ad una partizione, nella maggior parte dei casi le altre partizioni non vengono danneggiate<br /><span style="font-weight: bold;">4)</span> si possono effettuare dei controlli su singole partizioni, velocizzando ed ottimizzando i controlli stessi<br /><span style="font-weight: bold;">5)</span> si possono formattare le singole partizioni con filesystem diversi, ottimizzando al meglio l' hard disk<br /><span style="font-weight: bold;">6)</span> si possono applicare delle politiche di sicurezza per ogni partizione (partizione read-only, non eseguibile, ecc...)<br /><br />Prima di inziare il partizionamento bisogna dire alcune cose: prima di operare sul vostro hard disk è sempre meglio fare un backup dei vostri dati (se presenti) perchè l' imprevisto è sempre dietro l' angolo. Una buona procedura di partizionamento si basa sempre su uno schema di partizionamento che voi avete progettato e semmai appuntato su un foglio di carta. Lo schema di partizionamento rappresenta il modo in cui volete suddividere il vostro hard disk. Progettare uno schema corretto non è una cosa semplice da fare e richiede esperienza. Inoltre ogni schema viene progettato per una determinata macchina e per un determinato utilizzo, quindi non dovrebbe essere copiato ed adattato per altri computer senza averci riflettuto abbastanza.<br /><br />Il partizionamento è un procedimento molto delicato che se viene fatto in maniera scorretta può anche portare dei grossi svantaggi (e squilibri) per l' intero sistema: frammentazione, utilizzo non ottimizzato dell' hard disk, rallentamenti del sistema, abbassamento del livello di sicurezza, ecc...<br /><br />Nel prossimo articolo vedremo quali sono i tipi di partizioni che si possono creare e cercheremo di capire quali startegie possiamo adottare per creare degli schemi di partizionamento adatti alla nostra macchina.phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-47674192977332285682007-11-29T15:47:00.000+01:002007-11-29T16:34:49.904+01:00La fenice risorge dalle ceneriForse la decisione di chiudere per sempre il blog è stata un po' avventata, forse ciò di cui avevo veramente bisogno era prendere una pausa, riordinare le idee e ripartire più forte di prima. E così ho intenzione di fare...<br />Ripartire più forte di prima non vuol dire pubblicare 10 articoli al giorno sul blog, anzi la mia decisione è quella di pubblicare costantemente un poco alla volta ma non affannosamente. Ripartire più forte di prima vuol dire ripartire con una "forza mentale" maggiore e con una maggiore serenità, con una maggiore consapevolezza di cosa è più importante per me. Questi saranno i punti da cui ripartirò.<br /><br />Sinceramente mi dispiace aver annunciato la chiusura del blog in maniera così improvvisa ma in quel momento l' istinto ha prevalso sulla ragione. Spero che possiate capirmi.<br /><br />Dopo questa breve introduzione, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lasciato un commento al post precedente e tutti coloro che non mi hanno ancora rimosso dalla loro mente... e dal loro Feed Reader! :-)<br />Un particolare ringraziamento lo devo fare a <a href="http://paso.wordpress.com/">Paso</a> ed a <a href="http://indormia.blogspot.com">Emanuele</a> che hanno mostrato la loro amicizia supportandomi anche in questi giorni. Visitate i loro blog, mi raccomando! (un po' di pubblicità ve la meritate)<br /><br />Volevo concludere questo post con questo pensiero: a volte leggiamo decine di blog, centinaia di post, migliaia di parole... e ci dimentichiamo che dietro tutto questo ci sono delle persone. Le persone sono il cuore dei blog ed i blog spesso rispecchiano gli alti ed i bassi dei loro "padroni". Vite Digitali non fa eccezione.<br /><br />E poi questo blog non poteva morire perchè altrimenti sarei dovuto morire anche io... e una fenice non può morire, vero? :)phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-45082776217350225712007-11-23T12:35:00.000+01:002007-11-23T14:50:03.314+01:00Vite Digitali chiude per sempreDopo averci pensato un po' di giorni, ho deciso che la mia avventura nella blogosfera sia giunta al capolinea e questo sarà l' ultimo post che pubblicherò su Vite Digitali.<br />Sono stati 6 mesi belli durante i quali ho sicuramente imparato molte cose, ho approfondito quegli argomenti che più mi stavano a cuore cercando sempre di scrivere degli articoli che potessero servire a voi lettori. La decisione di chiudere il blog scaturisce da una semplice riflessione: un blog curato bene richiede tempo, bisogna documentarsi e trovare delle fonti attendibili da cui trovare ispirazione ed informazioni, bisogna scrivere degli articoli utili che siano allo stesso tempo chiari e comprensibili. Inoltre curare il proprio blog vuol dire anche curare i rapporti con i lettori e con i blogger amici. Questo si traduce in ore passate a leggere i commenti ricevuti (che fanno sempre un grandissimo piacere), leggere i post dei miei blog preferiti ed ovviamente commentare ogni tanto sui blog amici. Sicuramente prendermi cura di questo blog è un' attività che ho fatto volentieri ma ho capito che <span style="font-weight: bold;">le ore trascorse a fare blogging possono essere impiegate in altro modo per creare qualcosa di più utile e costruttivo</span>. E' dura da ammettere ma noi blogger sprechiamo ore ed ore scrivendo centinaia di post, commentando a destra e a manca, trascurando cose che sono più importanti e credendo di aver creato qualcosa di utile. Oggi io non mi pento di aver aperto Vite Digitali, anzi sono felice di averlo fatto perchè questa esperienza mi ha fatto comprendere che ci sono cose più importanti da fare, ci sono sfide intellettuali da combattere che aspettano solo noi, ci sono progetti che potremmo portare a compimento se solo utilizzassimo meglio il nostro tempo. <span style="font-weight: bold;">Il tempo è un dono prezioso e non dovrebbe essere mai buttato via</span>.<br /><br />Infine non dimentichiamoci che trascorrere troppo tempo in rete può portare ad una condizione di dipendenza che è sottovalutata dalla maggior parte delle persone ma che è indiscutibilmente diffusa. Ho letto molte volte dei post in cui leggevo che il blogger in questione non riusciva a staccarsi dal proprio computer. Ci sono blogger che controllano decine di volte il proprio blog, i propri feed, la propria mail e non è una cosa normale. Ogni tanto farebbe bene ad ognuno di noi staccare un po' la spina.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Detto questo voglio comunque ringraziare tutti voi lettori che con la vostra presenza mi avete spinto a proseguire quest' avventura e ringrazio i blogger amici che mi hanno supportato sin dal primo giorno</span>.<br /><br />Probabilmente il blog Vite Digitali verrà cancellato completamente e non rimarrà aperto, quindi vi consiglio (se ne avete bisogno) di cercare quegli articoli più interessanti e copiarveli sul vostro computer.<br />Anche l' indirizzo mail che trovate nella sezione "Contatti" resterà attivo per poche settimane e poi verrà cancellato definitivamente.<br /><br /><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-size:100%;"><span style="color: rgb(204, 0, 0);">E' stato un onore far parte delle vostre vite anche solo per un momento</span><span style="color: rgb(204, 0, 0);"><br />Grazie a tutti</span></span><br /></div>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-31676381644104660032007-11-22T10:36:00.000+01:002007-11-22T17:18:36.282+01:00Ingegneria sociale e "Human Factor"Per proteggere il nostro sistema informatico dobbiamo sempre considerare tre fattori fondamentali che devono essere trattati con la medesima cura e attenzione: software, hardware e wetware. I primi due termini ovviamente già li conoscete mentre il terzo forse non l' avete mai sentito. La parola <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Wetware">wetware</a> ha vari significati ma quando si parla di ingegneria sociale ne ha solo uno: l' essere umano. Il fattore umano (Human Factor) è un elemento molto sottovalutato ma importantissimo per raggiungere determinati livelli di sicurezza. Durante un suo convegno <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Kevin_Mitnick">Kevin Mitnick</a> disse che si possono investire milioni di dollari per i propri software, per l' hardware delle proprie macchine e per dispositivi di sicurezza all' avanguardia ma se c' è anche solo un unico dipendente della nostra azienda che può essere manipolato con un attacco di ingegneria sociale, tutti i soldi investiti saranno stati inutili.<br /><br />Cos'è l' ingegneria sociale? <span style="font-style: italic;">L' arte e la scienza di spingere una persona a conformarsi ai nostri desideri</span> (definizione originale di Harl in "People Hacking"). Oppure <span style="font-style: italic;">la tecnica che ci permette di ottenere informazioni confidenziali manipolando altre persone</span>. Spero che abbiate capito che l' ingegneria sociale cerca di sfruttare le debolezze dell' essere umano e non prende assolutamente in considerazione software e hardware. L' ingegnere sociale non utilizza come arma principale il computer per attaccare un sistema informatico.<br /><br />Il "modus operandi" dell' ingegnere sociale segue sempre lo stesso pattern:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> ottenere il maggior numero di informazioni sulla vittima (footprinting)<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> sviluppare un rapporto di fiducia con la vittima<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> sfruttare la vittima ormai manipolata<br /><span style="font-weight: bold;">4)</span> utilizzare le informazioni ottenute dalla vittima<br /><br />Ottenere informazioni sulla vittima non è difficile ma sicuramente è la parte che richiede più tempo per l' ingegnere sociale. Le informazioni che maggiormente possono interessare sono nome, cognome, numeri di telefono, data di nascita, hobby, lavoro, ecc... Ovviamente queste informazioni variano da vittima a vittima e quindi non è possibile stilare un elenco completo. Come si trovano queste informazioni? Le tecniche utilizzate dagli ingegneri sociali sono svariate: vecchi computer che possono contenere informazioni personali, trashing (rovistare nella spazzatura), analisi di supporti di memorizzazione (floppy, CD, pendrive), falsi sondaggi mirati proprio alla raccolta di informazioni sulla vittima.<br /><br />Dopo aver ottenuto un sufficiente quantitativo di informazioni, si passa al punto due: creare un rapporto confidenziale con la vittima. Questo punto è molto importante perchè permette all' ingegnere sociale di avere un primo contatto diretto con la vittima ma soprattutto gli permette di abbassare il livello di attenzione e diffidenza che la vittima ha nei suoi confronti. Spieghiamo il perchè facendo un semplice esempio: se uno sconosciuto si avvicina a noi, in maniera istintiva (a volte neanche ce ne accorgiamo) noi facciamo una veloce scansione dell' abbigliamento, del modo di parlare, dell' aspetto fisico di questo individuo... praticamente effettuiamo una veloce analisi che ci serve a capire se questo sconosciuto può essere un pericolo o no. Il nostro livello di attenzione mentale è molto elevato. Se però questo individuo inizia ad instaurare un rapporto confidenziale con noi oppure se indossa una divisa (tecnico, poliziotto, ecc...) e mostra un tesserino (ovviamente falso), le nostre barriere difensive inizieranno a calare bruscamente perchè quello sconosciuto non sarà più considerato come possibile minaccia. Un altro punto fondamentale per portare un attacco di ingegneria sociale è questo: quando entra in contatto con una vittima, l' ingegnere sociale solitamente utilizza modi garbati, voce dolce e gentile, parlerà in maniera chiara e lenta. Ma ciò non è sempre vero infatti può anche accadere che l' ingegnere sociale telefoni alla sua vittima (es. segretaria d' ufficio che lavora presso un' azienda) spacciandosi per addetto alla sicurezza e con tono teso dica alla vittima che c'è stato un problema nella rete e per non aggravare la situazione ha bisogno immediatamente di una password di un utente dell' azienda. La povera segretaria in pochi secondi deve prendere una decisione: dare la password a questo tecnico oppure non darla rischiando però di aggravare la situazione descritta dal tecnico? Molto spesso accade che un po' per paura un po' per fretta la vittima dia la password al presunto tecnico.<br />Il tono della voce ed il modo di porgersi, quindi, sono fattori variabili che devono essere adattati in base alla situazione specifica.<br />Giusto per essere chiari, il creare un rapporto di fiducia non prevede obbligatoriamente un contatto "faccia a faccia" con la vittima. Tutto il punto due può anche avvenire per esempio telefonicamente.<br /><br />Dopo aver instaurato un rapporto di fiducia con la vittima, quest' ultima sarà più facilmente manipolabile (le sue barriere difensive saranno minime). L' ingegnere sociale quindi potrà estrapolare le informazioni cercate utilizzando alcune tecniche come: spacciarsi per tecnico (come abbiamo visto prima nell' esempio della segretaria), spacciarsi per un collega che riveste un ruolo più importante della vittima, spacciarsi per utente inesperto che richiede aiuto. Per ottenere le informazioni desiderate, l' ingegnere sociale può anche portare attacchi di phishing tramite mail oppure creare un sito che invogli gli utenti ad accedere con le loro password. Le soluzioni sono praticamente infinite e molto risiede nella creatività dell' aggressore.<br />Una volta ottenute le informazioni dalla vittima, l' ingegnere sociale potrà utilizzarle a suo piacimento.<br /><br />Ma perchè l' essere umano è così vulnerabile ad attacchi di ingegneria sociale? Ci sono alcune spiegazioni che ci permettono di capire perchè la vittima dia così facilmente dati importanti come password a dei perfetti sconosciuti: la vittima crede di fare una cosa giusta e crede di dare aiuto a qualcuno mentre invece sta aiutando il suo aggressore, la vittima ha paura delle possibili conseguenze che il suo rifiuto nel dare informazioni potrebbe portare, la vittima crede che dare quelle informazioni non sia pericoloso e sicuramente è un qualcosa che non richiede tempo e quindi è accettabile.<br /><br />Concludo l' articolo consigliandovi sempre di stare molto attenti e di tenere gli occhi ben aperti. <span style="font-weight: bold;">Non fidatevi delle persone che dicono di essere tecnici, addetti alla sicurezza, amministratori di sistema e vi chiedono password o altre informazioni importanti senza aver dimostrato la loro posizione. Se avete dubbio e non sapete cosa fare, prendetevi il vostro tempo e contattate immediatamente un vostro superiore.</span> A volte essere "cattivi" con il prossimo è un bene e non dobbiamo sentirci male se abbiamo deciso di rifiutare le richieste di uno sconosciuto che ci aveva pregato di aiutarlo dandogli l' account di un' altra persona. Molto probabilmente abbiamo evitato che un attacco di ingegneria sociale potesse avere successo...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-62560317398467127502007-11-20T15:09:00.000+01:002007-11-20T15:45:41.442+01:00Alla ricerca di una distribuzione LinuxDa un po' di giorni sono alla ricerca di una distribuzione Linux che possa soddisfare tutte le mie curiosità e che mi permetta di imparare ancor di più su questo meraviglioso sistema operativo. Ubuntu ha avuto il pregio di essere facile sia in fase di installazione sia in fase di configurazione e successivo utilizzo, ma ora voglio qualcosa di più. Sto girando molto in rete e sto leggendo attentamente le caratteristiche delle distribuzioni che mi attirano maggiormente.<br />Io in realtà già avrei in mente qualcosa: da sempre mi affascinava l' idea di installare e configurare a dovere la distribuzione <span style="font-weight: bold;">Gentoo</span> sulla mia macchina. Gentoo è una delle distribuzioni più versatili, ha un potenziale elevatissimo e può essere configurata a proprio piacimento per qualsiasi scopo, dando all' utente dei grandi margini di scelta. Proprio per il fatto che viene data molta libertà all' utente, Gentoo viene considerata una distribuzione piuttosto complessa e non viene certamente consigliata a coloro che sono "alle prime armi".<br />Una delle cose che mi attira maggiormente di Gentoo è la possibilità di fare un massiccio hardening del sistema operativo, utilizzando una serie di strumenti di sicurezza che possono rendere la tua macchina una vera fortezza.<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.gentoo.org/"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1GCCUABdd7rrSJncoD_3OGYJcmNwAgf0v4AW3oqx92QOcQdoXRJdFrmZjoAqi8E7G_UFzF5tihtVROXU6jS6nzWNfZxAwpSwjwm1Ahe6onmGt0nTD776urA3zfrf-PpXTVgNT2UxeAWk/s320/gentoo.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5134932435441613218" border="0" /></a></div><br />Se avete dei consigli da darmi, se avete già utilizzato o state utilizzando una distribuzione Linux che possa avere qualità, potenza ed allo stesso possa aumentare le mie conoscenze, allora fatevi sentire commentando questo post. Ogni consiglio è sempre ben accetto...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-48177628928360224362007-11-15T15:46:00.000+01:002007-11-15T18:01:46.665+01:00Introduzione alla sicurezza fisicaLa sicurezza informatica non si conquista solo con antivirus, firewall e software di sicurezza. Rendere sicuro un sistema informatico vuol dire proteggerlo non solo da attacchi portati dall' esterno (es. attraverso la rete) ma vuol dire anche proteggerlo da attacchi interni, portati per esempio da intrusori che spacciandosi per tecnici cercano di ottenere accesso fisico alle nostre macchine. Proteggere fisicamente una macchina vuol dire anche collocarla in un luogo adatto ed in condizioni ambientali controllate. Polvere, temperatura, picchi di tensione e interferenze tra cavi sono alcuni fattori che potrebbero portare al malfunzionamento delle nostre macchine o perfino alla perdita dei dati contenuti in esse. Per questo motivo bisogna proteggere fisicamente le macchine che noi riteniamo importanti e che possono contenere dati sensibili.<br /><br />Vediamo adesso un esempio concreto in cui vi mostro alcune cose che migliorano la sicurezza fisica di una macchina. Come "macchina target" che vogliamo proteggere scegliamo un server aziendale:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> il server deve essere collocato in un locale apposito che noi chiameremo "locale server".<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> gli accessi al locale server devono essere controllati e limitati mediante utilizzo di sistemi elettronici come scanner biometrici o badge. Tutti gli accessi devono essere memorizzati in un opportuno database.<br /><span style="font-weight: bold;">3)</span> l' area che circonda il locale server deve prevedere telecamere a circuito chiuso. In generale il sistema di videosorveglianza viene esteso a tutti i locali dell' azienda e quindi anche all' interno del locale server.<br /><span style="font-weight: bold;">4)</span> il locale server deve essere opportunamente climatizzato in modo tale da controllare temperatura ed umidità.<br /><span style="font-weight: bold;">5)</span> nel locale server deve essere installato un sistema anti-incendio.<br /><span style="font-weight: bold;">6)</span> deve essere assicurata continuità elettrica in caso di black-out (gruppi elettrogeni).<br /><span style="font-weight: bold;">7)</span> il locale server deve essere provvisto di sensori che effettuino il monitoraggio di opportuni parametri (ambientali e non) ed inviino messaggi di allerta tramite SMS o mail.<br /><span style="font-weight: bold;">8)</span> il server deve essere posto in un armadio rack con serratura (un rack può essere dotato di molti accessori che ne aumentano la sicurezza e l' affidabilità).<br /><span style="font-weight: bold;">9)</span> se il server non dovesse essere protetto in un armadio rack con serratura, bisogna limitare il numero di periferiche ad esso connesse. Mouse, tastiera, CD Rom e floppy possono essere un grande pericolo e quindi dovrebbero essere eliminati. Il controllo del server dovrebbe essere fatto da remoto.<br /><span style="font-weight: bold;">10)</span> i cavi elettrici dovrebbero essere canalizzati separatamente dai cavi che trasportano dati. Questo previene interferenze tra flusso elettrico e flusso dati.<br /><br /><br />Mi fermo qui con l' elenco altrimenti avrei continuato all' infinito...<br />Avete visto com'è affascinante la sicurezza informatica? Bisogna sempre ragionare su più livelli di sicurezza per proteggere opportunamente le proprie macchine. E in questo post non ho detto praticamente nulla! Questa doveva essere ed è stata solo una breve introduzione al vasto tema della sicurezza fisica. Prossimamente vedremo anche altri ambiti della sicurezza informatica che andranno a sfociare nel sociale e nella psicologia.phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-56576466379279729622007-11-14T09:59:00.000+01:002007-11-14T11:21:31.265+01:00Criteo AutoRoll: un blogroll fatto dai lettori per i lettoriCome avrete notato, da ieri nella sidebar è presente un nuovo widget: l' <span style="font-weight: bold;">AutoRoll</span> di Criteo. Personalmente non sono il tipo di blogger che riempie il proprio blog con decine di widget e stupidate varie, anzi credo che questo sia il primo widget che utilizzo su Vite Digitali.<br />Vediamo a cosa serve l' AutoRoll, perchè l' ho messo, quali sono i possibili lati negativi e quali i possibili lati positivi.<br />Ieri Tobia Omero (che lavora per la Criteo) mi ha inviato una mail proponendomi di provare l' AutoRoll e vedere se questo widget poteva interessarmi. L' AutoRoll in pratica non è altro che un blogroll dinamico che mostra le preferenze di voi lettori. Si, avete capito bene. L' AutoRoll non mostra i blog consigliati da me, bensì viene aggiornato mostrando i blog (che utilizzano l' AutoRoll) più visitati da voi e che hanno quindi una maggiore affinità con il mio blog. Questo sicuramente è uno dei lati positivi dell' AutoRoll, perchè questo widget in poco tempo dovrebbe mostrare dei blog che trattano argomenti molto simili a quelli trattati su Vite Digitali. Quindi i lettori di questo blog potranno trovare utili anche i blog proposti dall' AutoRoll.<br /><br />Un punto che fa molto discutere e che mi è stato fatto notare anche via mail è che il widget mostra sempre quei blog importanti e famosi che sono già molto conosciuti nella blogosfera italiana e che non avrebbero bisogno di visibilità. Personalmente, utilizzando l' AutoRoll solo da un giorno posso solo dire che appena l' ho messo, il widget effettivamente ha mostrato blog già famosi e conosciuti nella blogosfera. Devo dire però che con il passare delle ore l' elenco si aggiorna continuamente ed escono sempre con maggior frequenza blog che non avevo mai visto in giro.<br />Inoltre devo dire che navigando tra alcuni blog che utilizzano l' AutoRoll, ho notato che nei loro widget già è apparso il mio blog. Questo vuol dire che anche le new entry hanno una certa visibilità.<br />Poi ricordiamoci che più siamo e meglio è. In questo modo gli AutoRoll si differenziano sempre di più e le affinità tra blog possono essere calcolate in maniera più precisa tra un numero di blog maggiore.<br /><br />Per concludere voglio dire che su Vite Digitali l' <span style="font-weight: bold;">AutoRoll</span> è in fase di prova. Se volete provarlo anche voi, basta andare sul sito della <a href="http://widget.criteo.com/">Criteo</a>, registratevi (basta solo un username e password) e seguite le istruzioni per creare il vostro widget. E' semplice, gratuito e se volessimo sbarazzarcene basterà eliminare il codice del widget dal nostro blog. Ovviamente con il passare del tempo, vi terrò informati delle statistiche dell' AutoRoll e vi farò sapere se ha portato qualche visita in più.phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-15863492170808443192007-11-12T19:06:00.000+01:002007-11-12T20:23:34.226+01:00Perchè avete scelto il vostro nickname?Lo so che non tutti voi avete un nickname col quale solitamente vi fate riconoscere in rete e so anche che ci sono molte persone che utilizzano il proprio nome (quello vero) anche quando chattano, quando aprono un blog, quando scrivono su un forum, ecc...<br /><span style="font-weight: bold;">Oggi però ho bisogno di tutti coloro che utilizzano almeno un nickname quando navigano nel cyberspazio, perchè vorrei conoscere la storia o comunque il motivo che li ha spinti a scegliere il loro nickname.</span><br />Non provate a dirmi che il vostro nickname non ha una storia, perchè non ci credo. E non provate a dirmi che avete scelto il primo nickname che vi veniva in mente, perchè non ci crederò lo stesso. Io personalmente quando devo scegliere un "nomignolo" per qualsiasi cosa (forum, blog, nome di un progetto, nome del mio personaggio in un videogame) ci perdo ore intere. Ci penso, ci ripenso, ne scelgo uno, lo cancello, ci ripenso ancora... e dopo ore di attesa riesco a trovare il nickname giusto per l' occasione.<br /><br /><br />Ora, giusto per rompere il ghiaccio, inizio io a dirvi perchè ho scelto il nickname <span style="font-weight: bold;">phoenix</span> che utilizzo per scrivere su questo blog. I nickname che scelgo devono riflettere pienamente il mio carattere o comunque devono rispecchiare il mio stato d' animo in un dato periodo. <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fenice">Wikipedia</a> indica la Fenice come un <span style="font-style: italic;">uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe e due lunghe piume — una rosa e una azzurra — che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo)</span>. La Fenice è sempre stata una creatura affascinante e splendida, conosciuta da tutti per il fatto che dopo essere morta, dalle sue ceneri risorge sempre più bella e forte. Per questo motivo, considero la Fenice come la rappresentazione della rinascita e della capacità di ritrovare la vita dopo aver affrontato delle difficoltà. La storia della Fenice mi ricorda un po' le parole di Nietzsche: "<span style="font-style: italic;">Ciò che non ti uccide, ti fortifica</span>".<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN57bE2X9BVo18V1EPB4dvIkDMpXjpPSGnjLZwBgu_uWwt2EhFqQa8udF_rGNtXn5oSiwl8SCgbzZHOj8rvAttWFQUzxPqaoF6rnlhWnv5p2hKADOGQFi-51ynOo9YnS6kpd6ShbsPFPs/s1600-h/Phoenix.jpg"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN57bE2X9BVo18V1EPB4dvIkDMpXjpPSGnjLZwBgu_uWwt2EhFqQa8udF_rGNtXn5oSiwl8SCgbzZHOj8rvAttWFQUzxPqaoF6rnlhWnv5p2hKADOGQFi-51ynOo9YnS6kpd6ShbsPFPs/s400/Phoenix.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5132036041269578482" border="0" /></a><br /></div><br /><br />Ora tocca a voi, miei cari lettori. Raccontatemi la storia del vostro nickname e le ragioni che vi hanno spinto a sceglierlo...phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-90562505327034743142007-11-10T15:50:00.001+01:002007-11-10T17:23:59.924+01:00Come creare ed inserire una favicon nel blogUna favicon è una piccola immagine solitamente di dimensioni 16x16 che viene visualizzata a fianco dell' indirizzo del vostro sito web (o blog). Generalmente si inserisce una favicon per caratterizzare il proprio blog e quindi renderlo diverso dagli altri. Come potete vedere, da oggi anche Vite Digitali ha una favicon. L' ho creata io utilizzando questo ottimo <a href="http://www.favicon.cc/">favicon generator</a> e come avrete capito (spero), la favicon rappresenta un computer nero con schermo verde stile Matrix e tastiera nera. In rete ci sono molti siti che vi permettono non solo di disegnare la vostra favicon, ma anche di prendere un' immagine qualsiasi (anche una vostra foto) e trasformarla in una favicon. Qualche sito che vi permette di creare favicon è per esempio <a href="http://antifavicon.com/index-it.html">antifavicon</a>, <a href="http://www.htmlkit.com/services/favicon/">favicon from pics</a> oppure <a href="http://www.favicongenerator.com/">favicon generator</a>.<br />Dopo aver creato la vostra favicon, dovrete hostarla su uno spazio web. La cosa migliore sarebbe quella di avere uno spazio tutto nostro dove mettere la nostra favicon. Dico questo perchè una parte dei siti che permettono image hosting non accettano le immagini in formato <span style="font-weight: bold;">.ico</span>.<br />Quando abbiamo hostato la nostra favicon, dobbiamo entrare nel nostro blog, visualizzare il codice del template e copiare le seguenti righe tra i tag <span style="font-weight: bold;">head</span>:<br /><br /><code><br /><link rel="shortcut icon" href="INDIRIZZO FAVICON" type="image/x-icon" /><br /><br /><link </code><code>rel="icon"</code><code> href="INDIRIZZO FAVICON" type="image/x-icon"/><br /></code><br /><br />Ovviamente al posto della scritta <span style="font-weight: bold;">INDIRIZZO FAVICON</span> dovete scrivere l' indirizzo completo dell' immagine. Vi ricordo nuovamente che le 2 righe qui sopra devono andare tra i tag <span style="font-weight: bold;">head</span>.<br /><br />Questo è il procedimento per creare ed inserire una favicon per il vostro blog (o sito web). Purtroppo dopo aver fatto dele prove, ho notato che Internet Explorer non riesce a visualizzare le favicon direttamente nella barra degli indirizzi, mentre tutti gli altri browser non hanno problemi. Comunque (non ne sono sicuro) Internet Explorer dovrebbe mostrare la nostra favicon quando il sito viene salvato nei "Preferiti".phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-55540731403077435362007-11-06T17:13:00.000+01:002007-11-06T18:41:38.540+01:00Alla ricerca di Mp3 con GoogleNon molti sanno che con Google si possono fare delle ricerche davvero precise che ci permettono di trovare molte tipologie di file: immagini, video, Mp3, file PDF, animazioni flash, password, ecc... Oggi vi mostrerò alcune ricerche che potrete sperimentare su Google e che ci faranno scovare Mp3 scaricabili gratuitamente. Non credetevi però di trovare in un secondo centinaia di dischi scaricabili dalla rete: con Google dovremo avere pazienza ed una buona dose di fortuna! Così (forse) riusciremo a trovare la canzone che cercavamo...<br /><br />Iniziamo con un esempio: voglio trovare la canzone <span style="font-weight: bold;">Imagine</span> di John Lennon. Vado su Google, scrivo <span style="font-weight: bold;">intitle:"index of" "mp3" "imagine"</span>, incrocio le dita ed inizio a vedere se tra i risultati della ricerca riesco a trovare l' mp3 della canzone. Dopo qualche secondo trovo una pagina (non metto il link per ovvie ragioni) in cui c'è un elenco di canzoni scaricabili e tra queste c'è anche Imagine. Caspita, siamo stati fortunati questa volta!<br />Solitamente le pagine che ci interessano dovrebbero apparire così (notare l' elenco di mp3 scaricabili):<br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtPWeqbNdysj4ptBCP7tT8TQ0QG9n2b2RDC5hxjP_0_zSHeozN-t3jOMrkdnwxHvH46Mi2MB8jPa6O4b6FcyuSsJRFqhbETWEFZC9W3vSCvrEfxG55dcC2p8_lNg8SnQN_rrwr3W3gzCs/s1600-h/music.png"><img style="cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtPWeqbNdysj4ptBCP7tT8TQ0QG9n2b2RDC5hxjP_0_zSHeozN-t3jOMrkdnwxHvH46Mi2MB8jPa6O4b6FcyuSsJRFqhbETWEFZC9W3vSCvrEfxG55dcC2p8_lNg8SnQN_rrwr3W3gzCs/s400/music.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5129781491082478146" border="0" /></a><br /></div><br />Questo è un esempio semplice che potete benissimo riutilizzare cambiando il nome della canzone a vostro piacimento.<br />Qui sotto vi elenco altre possibili ricerche da fare su Google. Ovviamente negli esempi qui di seguito ho sempre cercato di trovare la canzone Imagine. Voi dovrete sostituire il nome della canzone e potrete inserire tra virgolette anche il nome dell' autore oppure il nome del gruppo.<br /><br />1) <span style="font-weight: bold;">-inurl:(htm|html|php|shtml) intitle:"index of" +"last modified" +"parent directory" +description +size +(wma|mp3) "Imagine"</span><br />2) <span style="font-size:100%;"><span style="font-weight: bold;">"index of" "mp3" "Imagine" -html -htm -shtml -php</span><br />3) </span><span style="font-size:100%;"><span style="font-weight: bold;">"index of" + intitle:mp3 + Imagine</span><br /><br />Se vogliamo cercare dei dischi completi oppure delle canzoni di un solo gruppo possiamo scrivere <span style="font-weight: bold;">intitle:"index of" "music" "rem" -html -htm -shtml -php -inurl:www</span>. In questo caso ho cercato canzoni dei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/R.E.M._%28gruppo_musicale%29">R.E.M.</a> e tra i risultati ho perfino trovato un loro disco completo scaricabile. Oppure potete anche scrivere </span><span style="font-size:100%;"><span style="font-weight: bold;">intitle:"index of" "mp3" "rem" -html -htm -shtml -php -inurl:www </span></span><span style="font-size:100%;">per avere un risultato molto simile. Insomma usate la vostra creatività e sbizzarritevi tenendo sempre presente che <span style="color: rgb(204, 0, 0);">scaricare gratuitamente Mp3 coperti da diritto d' autore è illegale.<br /><br /></span></span><span style="font-size:100%;">Quindi, dimenticatevi i R.E.M. e John Lennon... :)</span>phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6843515403169142291.post-67939940811777930542007-11-02T10:39:00.000+01:002007-11-02T13:19:03.501+01:00Come fare il backup del blogQuanto è bello bloggare! Scriviamo decine di post, riceviamo commenti, curiamo il template, controlliamo il numero di visitatori, cerchiamo di espandere il potere del nosto blog in tutta la blogosfera... ma ci ricordiamo di fare il backup periodicamente? Fare il backup del blog vuol dire conservarne una copia che risulterebbe utile nel caso in cui il nostro povero blog non fosse più accessibile. Sicuramente molti di voi staranno dicendo: <span style="font-style: italic;">"Backup del blog? Che stupidata! Il mio blog ha sempre funzionato alla grande. E poi perchè dovrebbe avere dei problemi proprio il mio blog?"</span>. OK ragazzi, il mio è solo un consiglio. Siete liberi di fare quello che volete, ma dopo non venite a piangere qui perchè avete perso tutti i vostri post!<br /><br />Ecco un paio di metodi che ci permettono di effettuare il backup:<br /><span style="font-weight: bold;">1)</span> <a href="http://blogbackuponline.com/">blog backup online</a>. E' un servizio molto completo che permette backup, restore ed export del blog. In pratica è possibile anche ripristinare il blog oppure esportarlo sul nostro hard disk. Attualmente il servizio è in fase beta, gratuito e supporta le maggiori piattaforme di blogging.<br /><span style="font-weight: bold;">2)</span> creare un mirror del nostro blog scaricando tutti i file sul nostro computer. Basta utilizzare un programma come <a href="http://www.gnu.org/software/wget/">wget</a> disponibile sia per Linux sia per Windows. Ma va bene anche un programma come <a href="http://www.httrack.com/page/2/en/index.html">HTTrack</a>.<br /><br />Vediamo come utilizzare wget. Prima di tutto dovete <a href="http://ftp.gnu.org/gnu/wget/">installarlo sul vostro sistema</a> (su Linux dovrebbe già esserci). Create una nuova cartella in cui verrà copiato l' intero blog. Da terminale spostatevi nella cartella appena creata e digitate <span style="font-weight: bold;">wget -rkpl 1 erobots=off -o wget_log.txt -H INDIRIZZO-BLOG</span>. Per esempio per scaricare l' intero blog Vite Digitali ho digitato <span style="font-weight: bold;">wget -rkpl 1 erobots=off -o wget_log.txt -H http://vitedigitali.blogspot.com</span>. Per sapere cosa vogliono dire le varie opzioni di wget che abbiamo utilizzato basta digitare <span style="font-weight: bold;">wget -h</span>. Così facendo nella cartella che avevamo creato in precedenza verranno scaricati tutti i file necessari per visualizzare correttamente il nostro blog senza doverci collegare ad Internet. In pratica abbiamo fatto un backup completo del nostro blog!<br /><br /><br />Trucchetto per chi ha un blog su Blogger: a me è capitato che utilizzando wget a volte non sono stati scaricati tutti i post (soprattutto i più vecchi). Per ovviare a questo problema si può digitare da terminale <span style="font-weight: bold;">wget -rkpl 1 erobots=off -o wget_log.txt -H http://vitedigitali.blogspot.com/search?max-results=1000</span> che nel mio caso ha funzionato alla grande scaricando realmente tutti i post di Vite Digitali.phoenixhttp://www.blogger.com/profile/01843774660813937653noreply@blogger.com25