Regali particolari per i ritardatari...

Se siete i soliti ritardatari che ancora non hanno deciso cosa comprare oppure se siete quei tipi che già sanno cosa regalare ma non hanno tempo per fare shopping perchè altrimenti si perderebbero la puntata di Forum, Uomini e Donne o Amici, allora questo articolo potrebbe servire.
Vi mostrerò che ancora si possono fare regali utili ed allo stesso tempo originali, basta solo un po' cercare per strada o in rete...

Iniziamo con un regalo semplice che però credo nessuno ha in casa: portacenere a ioni negativi. Assorbe ed elimina il fumo di sigaretta senza utilizzare prodotti chimici. Una figata che costa 43,90 euro ma che almeno farà dire a chi la riceve: "Questa proprio non l' avevo mai vista!"

Stanchi delle solite magliette? ThinkGeek vi mette a disposizione la Wi-Fi Detector Shirt che (come è intuibile dal nome) ha un disegno che si illumina ogni volta che siamo in presenza di un segnale wi-fi. Questa maglietta ha fatto il giro del mondo e perfino Punto Informatico ne ha parlato... Il suo costo è di soli 29,99 euro.

Ecco invece un regalino ancor più economico che fa la stessa cosa della maglietta che abbiamo visto qui sopra: rilevatore portatile per Hot Spot Wi-Fi. E' un piccolo strumento (grande come un portachiavi) che permette di individuare segnali Wi-Fi in maniera rapidissima, filtrando quelli provenienti da telefoni wireless, forni a microonde, reti Bluetooth ed altri che non ci interessano. Con questo piccolo oggetto potremo scovare sia reti 802.11b che 802.11g in pochi secondi, trovando quindi connessioni (gratuite e non) a cui collegarci con il nostro portatile. Il tutto a soli 19,90 dollari.

Per indossare il regalo che segue, bisogna avere veramente un bel coraggio: la cravatta a 8 bit. Sempre fornita da ThinkGeek, questa cravatta non ha i contorni dolci ed arrotondati come tutte le cravatte che conosciamo. La cravatta a 8 bit è spigolosa ed ha un aspetto "pixelloso". Vi consiglio di visitare il link per capire di cosa sto parlando... Questa cravatta la vedrei bene addosso a Paso quando va a lavoro :)
La cravatta a 8 bit costa 19,99 dollari. Chi ha il coraggio di comprarsela?

L' ultimo regalo particolare che vi consiglio è la sfera di plasma. Ne avrete viste tante (soprattutto nei film) ma ora potrete comprarne una a soli 12,99 dollari. Da veri maniaci tecnologici!

In rete ci sono tanti siti che vendono oggetti particolari per tutti i gusti. Ovviamente in questo articolo vi ho proposto dei regali per appassionati di tecnologia perchè so che i miei lettori sono dei geek incalliti, vero? Se volete trovare qualche altro gadget innovativo, ThinkGeek è il posto che fa per voi...

Auguri di Natale

Questo è il primo Natale del blog Vite Digitali ed ovviamente ha un sapore particolare.
Non sono il tipo di persona che si riduce al 24 Dicembre per dare gli auguri a tutte le persone che conosce e mi pare scontato dire che non sono il tipo di persona che invia decine di SMS proprio quando scocca la mezzanotte a Capodanno! (caspita, non potete anticiparvi di qualche minuto?) Per questo motivo ho deciso di darvi gli auguri di Natale oggi.
Ma non vi darò gli auguri nella maniera tradizionale, ovvero dicendo il solito "Auguri di Buon Natale a tutti"... sarebbe troppo scontato! Darò invece degli auguri personalizzati per ognuno dei lettori affezionati di Vite Digitali che riuscirò a ricordare (se non state nell' elenco fatemelo sapere nei commenti) e scriverò 2 parole per ognuno di loro. Visto che la lista potrebbe essere abbastanza lunga, forse sarebbe ora di iniziare.

Auguri di Buon Natale a:
1) Lazza - il mitico Andrea che già si diletta a creare temi per telefonini Symbian, padroneggia la shell come un guru (ho un po' esagerato?) ed è ovviamente un adepto della filosofia Open Source. Teniamo sott' occhio questo ragazzo, perchè un giorno ne sentiremo parlare bene!
2) Massimo - il suo notiziaWare è un blog semplice, pulito, senza fronzoli... ed è proprio per questo che mi piace. Massimo è inoltre uno dei commentatori più "attivi" di Vite Digitali ed ogni suo commento non è mai banale.
3) Bl@ster - una delle mie prime conoscenze nella blogosfera. Anche lui ha una grande passione per l' Open Source e da poco ha deciso di "sperimentare" Arch Linux. Forse anche io un giorno diverrò un "arciere"...
4) lukewebsurfer - si fa chiamare anche Perry o Peg ma il suo nickname preferito è decisamente Luke Websurfer. Gli piace l' NBA ma... gli piace anche il Milan! Nessuno è perfetto a questo mondo...
5) no1globe - il musicologo del gruppo. Poteva diventare un eccellente flautista ma poi ha deciso che è meglio ascoltare la musica piuttosto che crearla. I suoi generi preferiti sono l' HandsUp e l' HardStyle... non chiedetemi che tipo di musica sia, perchè non ne ho la più pallida idea! :)
6) novalis - persona estremamente educata e rispettosa, un lettore che tutti i blogger vorrebbero avere. Anche lui cura un blog nel quale tra i molti articoli pubblicati si possono trovare dei post musicali davvero utili.
7) emanuele - conosciuto praticamente insieme a novalis, trovo il suo blog molto particolare: un vero contenitore di citazioni...
8) claudio - fumettista di grande talento. La sua più celebre creazione è il pulcino Pulci: davvero imperdibile!
9) romix - ormai è una presenza fissa su questo blog. Lo conosco "virtualmente" già da parecchio tempo ormai ed ho capito che gli interessa soprattutto la sicurezza informatica. Non abbandonare mai questa passione, mi raccomando!
10) gaz - blogger conosciuta da poco, troppo poco per poter dire qualcosa su di lei... però so che odia il Lunedì (chi non odia quel giorno) ed non ama la nebbia, vero? Inoltre ha comprato una lente di ingrandimento e non sa neanche lei il perchè...
11) divinapellegrina - lei crede di essere una castagna e forse lo sarà (dovrebbe dircelo lei), ma scrive poesie e racconti brevi molto profondi e belli... da veri intenditori!
12) suburbia - qualche settimana fa si faceva chiamare Paola ma oggi è suburbia. Pur cambiando il nickname, il suo blog rimane sempre una grande fonte di informazioni a volte utili a volte curiose. Come l' ha definita novalis in un suo post: la mia "Wiki" preferita.
13) Hidaba - lavora, suona jazz con il Burrito jazz Quintet, va in moto, ha un blog utile e divertente. Che cosa volete più dalla vita?
14) Snapshot83 - un altro blogger conosciuto da un po' di tempo... e che blogger! Un laureando in fisica che tiene un blog allegro e con articoli interessanti non è cosa di tutti i giorni. Imperdibile.
15) Nicopi - Quando volevi trovare le ultime notizie in campo informatico, allora bastava che andassi sul suo blog e sicuramente le avresti trovate. Purtroppo è da un po' di tempo che non sta pubblicando sul suo blog ma io aspetto il suo ritorno.
16) isethoriginal - finalmente una geek femmina! Tiene un blog che tratta di tutto e di più che purtroppo per vari motivi non può aggiornare con frequenza. Ma quando pubblica qualcosa ne vale assolutamente la pena...

La mia memoria si ferma qui, spero di non aver dimenticato nessuno e se per caso l' avessi fatto vi prego di ricordarmelo nei commenti.

Ah, quasi dimenticavo un' ultimo blogger a cui devo fare gli auguri. Merita decisamente di ricevere gli auguri per ultimo...
17) Paso - si fa chiamare Paso ma solo io posso chiamarlo Pasotti. Tra poco sarà un' ingegnere informatico (condoglianze) e guarda un po' che numero ti è capitato in questa lista degli auguri: il 17!!! Fa il figo dicendo a tutti che cercando su Google Image la parola "hardstyle rules" la prima foto che esce è proprio la sua insieme a degli amici (Paso è il primo ragazzo a sinistra). Vorrebbe una BMW M5 come regalo di laurea... figuriamoci al matrimonio cosa chiede!!! Il suo cocktail preferito è il long island e forse ne aveva bevuti un po' troppi prima di sparare la richiesta della BMW.


Ovviamente tutte le storielle che ho scritto sono volutamente scherzose (tranne quella di Paso) e credo di non aver offeso nessuno (tranne Paso). Se comunque non gradite qualcosa che ho scritto su di voi, potete benissimo chiedermi di modificare la vostra descrizione (questo non vale per Paso).

Auguri di Buon Natale a tutti, anche a chi ha visitato questo blog solo per una volta...

Help Desk Humour - la dura vita dell' Help Desk

Tratto da Wikipedia: "un Help Desk è una risorsa che fornisce informazioni e assitenza ad utenti che hanno problemi nella gestione di computers o software. È possibile accedere ad un Help Desk attraverso diverse modalità tra cui Call center, posta elettronica, chat, ecc."
Praticamente, quando abbiamo un problema con il nostro computer e non sappiamo proprio cosa fare, ci rivolgiamo all' Help Desk e qualcuno ci aiuta a trovare una soluzione.
Con la diffusione dei Personal Computer, l' Help Desk diventa un servizio sempre più importante ed è proprio alla fine degli anni 90 che nasce l' Help Desk Humour. Questo particolare tipo di humour deriva dal grande divario tecnico presente spesso tra il cliente (a volte terribilmente inesperto) che chiede aiuto e lo staff dell' Help Desk. Da questo divario nascono una serie di situazioni divertenti (a volte paradossali) che possono sembrare irreali ma che invece accadono molto frequentemente. Vediamone alcune tratte da Computer Stupidities (e tradotte da me) che raccoglie delle esperienze reali di persone che hanno lavorato nell' Help Desk.

Supporto tecnico: "Che sistema operativo ha? Windows 95?"
Cliente (un po' troppo eccitato): "95, 97, 98, ce li ho tutti!"
Dopo che lei parlò con suo marito, scoprimmo che aveva un Macintosh 8.1



Cliente: "Vendete Mac OS X per Windows?"



Supporto tecnico: "Ha delle finestre aperte ora?"
Cliente: "Sei pazzo, fuori ci sono 20 gradi sotto zero..."



Un cliente chiamò dicendo che stava avendo un errore in Windows 95. Lui mi disse qual' era l' errore ed io capii che era un tipico errore che capitava dopo aver installato Office 97.

Supporto tecnico: "Signore, avete installato da poco Office 97?"
Cliente: "SEI ENTRATO NEL MIO COMPUTER, VERO????" (click)



Cliente: "Ora cosa faccio?"
Supporto tecnico: "Che dice il prompt sullo schermo?"
Cliente: "Mi chiede di inserire il mio cognome."
Supporto tecnico: "Ok, allora scriva il suo cognome."
Cliente: "Come si scrive?"



Cliente: "Vorrei comprare Internet. Quanto costa?"



Cliente
: "Ho perso il mio Internet. L' ho spento la scorsa notte e l' ho riacceso stamattina, ed è partito. Ho appena pagato 19.95$ al mese, e già l' ho perso. Potete mandarmene un' altro?"




Ascoltato in un negozio di software:

Donna 1: "Cos'è questo Linux?"
Donna 2: "E' un programma che se ce l'hai sul computer, non puoi più spegnere il computer."
Donna 1: "Oh."



OK, abbiamo chiuso con una divertente scenetta tra signore che non ha a che fare con l' Help Desk ma che meritava comunque di essere menzionato. Voi sapevate che Linux è un programma che non ti permette di spegnere il computer? Caspita, c'è sempre da imparare qualcosa nella vita...
Comunque se non ne avete avuto abbastanza dell' Help Desk Humour, vi consiglio nuovamente di andare su Computer Stupidities oppure anche qui e troverete decine di situazioni al limite della realtà!

Come spedire una lettera a Babbo Natale

Cari lettori di Vite Digitali, il Natale è ormai alle porte e tutti noi stiamo pensando a quali regali farci portare dal buon vecchio Babbo Natale. Molti di voi avranno già scritto la famosa "letterina" con l' elenco di doni che vorrebbero ricevere, molti altri invece si staranno chiedendo se sono stati sufficientemente buoni quest' anno per poter meritare qualche bel regalo natalizio. Ma alla fine sappiamo tutti che Babbo Natale è buono e ci porterà sicuramente qualcosa di nostro gradimento.
Però per ricevere un dono dovete pur sempre scrivergli una lettera con l' elenco delle cose che vorreste e per fare ciò ci sono 3 semplici modi:
1) il modo tradizionale. Scrivete la letterina su un foglio di carta e dategliela ai vostri genitori. Loro sapranno sicuramente come mandarla a Babbo Natale. [Avvertenza: se avete 30 anni e vi avvicinate a vostra madre dandole la letterina da inviare a Babbo Natale, probabilmente vostra madre vi manderà a quel paese!]. Questo metodo è dunque consigliato per i più piccoli.
2) il modo originale. Inviare una lettera cartacea direttamente all' indirizzo di posta di Babbo Natale che è:

Santa Claus
Arctic Circle

96930 Rovaniemi

Finland


L' indirizzo qui sopra è il reale indirizzo dell' ufficio di Babbo Natale che si trova in Lapponia e non è assolutamente uno scherzo.
3) il modo tecnologico. Inviare una mail a Babbo Natale che ormai è da un po' di anni che sa utilizzare il computer ed Internet. Basta andare sul sito ufficiale dell' ufficio di Babbo Natale, inserire tutte le informazioni richieste ed inviare la mail.

In questo modo la nostra lettera arriverà al buon vecchio Santa Claus che nel suo caldo ufficio di Rovaniemi leggerà il nostro elenco di regali e cercherà di accontentarci facendoci trovare un bel regalo sotto l' albero.

Se volete visitare il sito dell' ufficio di Babbo Natale cliccate qui (in inglese) e troverete tante informazioni utili e simpatiche.


Credo proprio che questo articolo sarà utile non solo ai bambini che per caso passeranno di qui, ma servirà anche (e soprattutto) ai lettori più grandi che secondo me di nascosto una letterina la scrivono sempre...

Geek Meme

Replico al meme che mi è stato gentilmente offerto da Snapshot83 e che pone la seguente domanda: sono un Geek?
La mia risposta è: no, non sono un geek e non credo di volerlo essere. Ovviamente questa mia riposta è valida se per geek intendiamo l' appassionato di tecnologia che cerca di avere tutti gli ultimi gadget all' avanguardia e corre dietro a tutti i nuovi prodotti tecnologici messi in commercio. Perchè il significato reale del termine geek forse ancora non è ben delineato e spesso può essere confuso con nerd o perfino con hacker. A tal proposito vorrei rispondere proprio a Snapshot83 che nel suo post sul Geek Meme scrive che "il vero Geek è colui che riesce a smanettare riuscendo a fare l'impossibile con la tecnologia a sua disposizione, superata o all'avanguardia che sia". Secondo il mio modesto parere questa è una possibile definizione per il termine hacker e non per il termine geek. Il geek lo vedo più come un semplice patito della tecnologia ma che non ha elevate capacità tecniche paragonabili a quelle di un hacker. Per questo motivo non credo di essere un geek ma soprattutto non credo di voler diventare geek.

Utilizzo un cellulare vecchio, ma così vecchio che quando l' ho comprato ancora non esisteva Windows (quelli sì che erano bei tempi). Ovviamente è una battuta! Però il mio cellulare è veramente "datato"... I telefonini non mi hanno mai attirato e li vedo solo come uno strumento che deve ricevere e fare chiamate.
Anche il mio computer non è di ultima generazione, non ho doppio processore, non ho il monitor ultra sottile, non ho la tastiera ergonomica pagata centinaia di euro, non ho un mouse tecnologico senza fili e non ho la webcam che mi saluta quando accendo il PC... :)
Ho un computer di fascia medio-bassa che ha una potenza sufficiente per tutto ciò che devo fare... e mi va bene così com'è. Poi sono io che configuro tutto ciò che deve essere configurato in maniera tale da rendere il sistema il più efficiente possibile ed adattarlo ai miei gusti.
Inizio a credere che non sarò mai un geek...

Di tecnologico credo di utilizzare solo PenDrive, lettori Mp3, microspie, telecamere nascoste, microfotocamere digitali da polso e macchine della verità tascabili... in pratica tutte quelle cose che ognuno di noi ha a casa!

A parte gli scherzi, come avete potuto constatare da questo post ironico ma anche veritiero, il vostro phoenix non è assolutamente un geek. Ed ora vi lascio una frase generata dalla mia mente e che rispecchia un po' la mia filosofia di vita:

Non voglio avere tutto e non saper usare niente. Voglio avere poco ma saperlo usare da Dio.

Riga di comando o interfacce grafiche?

Scrivo questo articolo dopo aver letto un' interessante post pubblicato su TuxJournal in cui vengono mostrati alcuni motivi per cui la riga di comando dovrebbe essere più user friendly delle interfacce grafiche. Una riflessione a proposito credo si debba fare sperando ovviamente di sentire anche il vostro parere su questo argomento.
Dico subito che non vedo assolutamente uno scontro tra l' utilizzo di comandi testuali e l' utilizzo di interfacce grafiche anzi credo che le due modalità possano benissimo coesistere. Io non farei un ragionamento su quale modalità sia la migliore o più user friendly, farei piuttosto un ragionamento su quale modalità possa essermi più utile in una determinata situazione, con una determinata macchina ed in un determinato contesto. La riga di comando può sicuramente essere più potente, veloce ed efficace e se la sappiamo padroneggiare bene potremo certamente fare a meno di interfacce grafiche. Lavorare esclusivamente a riga di comando vuol dire anche non dover installare e configurare un ambiente grafico che sicuramente ha bisogno di molte risorse.
La riga di comando però richiede una certa conoscenza e padronanza da parte dell' utente. Ciò vuol dire che prima di poter essere padroni dei comandi che vogliamo utilizzare, dovremo leggere manuali e documentazione relativa a tali comandi. Non tutti gli utenti sono disposti a trascorrere il loro tempo per capire veramente come funziona un particolare comando: spesso abbiamo bisogno di conoscere solo "lo stretto necessario". In queste situazioni l' utilizzo di interfacce grafiche è preferibile perchè avremo tutti i comandi necessari a nostra disposizione e potremo utilizzarli in tempi rapidi. Ovviamente i comandi eseguibili tramite interfaccia grafica non godranno della stessa potenza della riga di comando. Basti pensare per esempio ai parametri che possiamo dare ad un comando: in un terminale possiamo leggere la documentazione del comando, vedere che tipo di parametri accetta ed eseguirlo dandogli particolari parametri che ci permettono di avere un grande controllo sul comportamento del comando stesso. Un 'interfaccia grafica ti permette di eseguire un comando ma sicuramente non ti permette di avere lo stesso controllo che si ha utilizzando la riga di comando.

Per concludere, credo che l' utente medio possa senza ombra di dubbio accontentarsi di utilizzare le interfacce grafiche per un utilizzo basilare del sistema mentre per chi lavora nel settore informatico (ma anche per chi è particolarmente curioso) può essere estremamente utile imparare a padroneggiare la riga di comando perchè se ti sai destreggiare con i comandi testuali saprai (quasi) sicuramente destreggiarti tra le interfacce grafiche, ma non vale il viceversa!

Fatemi sapere un po' cosa ne pensate voi. Riga di comando o interfacce grafiche? Questo è il dilemma...

Aggiornamento Page Rank: un mese dopo

Il 30 ottobre 2007 ho pubblicato un post in cui informavo voi lettori dell' aggiornamento del Page Rank di questo blog e mi chiedevo cosa avrebbe comportato un passaggio da Page Rank 0 a Page Rank 5. Ero soprattutto curioso di capire se l' aggiornamento avrebbe portato un numero maggiore di visitatori provenienti dai motori di ricerca.
Vediamo com' è andata nell' ultimo mese e cerchiamo le differenze (se presenti) con il mese d' ottobre.
Sul blog Vite Digitali utilizzo due servizi di monitoraggio delle statistiche: Shiny Stat e FeedBurner Stats.
La schermata di Shiny Stat relativa alle visite provenienti da Google è inequivocabile:



Come si può vedere sembra che a Novembre ci sia stato un boom di visitatori provenienti da Google e questo confermerebbe la validità del Page Rank. Analizzando meglio il grafico però si può vedere che a Novembre sono giunti "solo" 1000 visitatori da Google (su un totale di circa 6000 visitatori mensili) e questo vuol dire che la maggior parte delle visite dovrebbe provenire da link su altri siti oppure da richieste dirette.

Le statistiche di FeedBurner invece sono molto diverse. Basta vedere il grafico che mostra i visitatori provenienti dai motori di ricerca a Novembre:



La differenza con Shiny Stat è evidente. I visitatori provenienti da motori di ricerca sono in media 160 al giorno, ovvero circa 4800 al mese. I dati di FeedBurner sinceramente mi sembrano più veritieri perchè fatico a credere che Vite Digitali possa ricevere 5000 visite da siti o richieste dirette e solo 1000 da motori di ricerca.
Inoltre, ho notato che Shiny Stat ultimamente è come se avesse perfezionato il suo algoritmo di statistiche, perchè negli ultimi giorni sta "contando" molte più visite dai motori di ricerca.
Per questo motivo credo che analizzare i dati attuali di Shiny Stat non sia sufficientemente utile per comprendere il peso dell' aggiornamento del Page Rank.
Basandomi quindi sui dati di FeedBurner, posso dire che ad Ottobre la media di visitatori provenienti da motori di ricerca si aggirava attorno ai 130 al giorno, a Novembre questa media si è alzata a circa 160 visitatori al giorno. Un miglioramento quindi c'è stato anche se non molto grande.

I dubbi sul Page Rank alla fine rimangono: sarà ancora valido oppure no?

Come partizionare l' hard disk per Linux (parte 3)

Finalmente arriva la parte pratica in cui vedremo come utilizzare il tool a riga di comando fdisk. Ho deciso di impostare l' articolo proprio su fdsik e non su un' altro programma perchè fdisk è lo strumento a riga di comando più diffuso per partizionare l' hard disk e potrebbe capitarci di doverlo usare per completare la fase di installazione di qualche distribuzione che non prevede tool grafici.
Prima di tutto dobbiamo sapere che in Linux possiamo riferirici al nostro hard disk tramite l' interfaccia astratta /dev/hda se il nostro sistema utilizza drive IDE oppure tramite l' interfaccia /dev/sda se invece il nostro sistema utilizza drive SATA o SCSI. Ogni hard disk ha un' interfaccia diversa, quidi se noi abbiamo 3 hard disk con drive IDE, noi potremo riferirci ad essi tramite le seguenti interfacce: /dev/hda, /dev/hdb e /dev/hdc.
Ogni hard disk come ormai dovremmo aver capito, può avere varie partizioni ed ogni partizione può essere riferita aggiungendo il suo numero al nome dell' interfaccia. Per esempio /dev/hda1 indicherà la prima partizione sul primo hard disk. Mentre /dev/hdc3 indicherà la terza partizione del terzo hard disk. Vi ricordate che nello scorso articolo vi ho detto che il limite di partizioni primarie è 4? Questo vuol dire che se noi vediamo un numero maggiore di 4 nel nome dell' interfaccia del nostro hard disk, questa indicherà una partizione logica e non primaria. Per esempio /dev/hda5 indicherà la prima partizione logica del primo hard disk.
Per chiarire ulteriormente le idee a chi non avesse ancora capito, ecco come è partizionato il mio hard disk dopo aver eseguito un' installazione default di Ubuntu:



Come si può vedere, il mio hard disk presenta una partizione primaria /dev/hda1 ed una partizione estesa /dev/hda2 che contiene completamente una partizione logica /dev/hda5 (che è la partizione di swap). Alcuni di voi forse si staranno meravigliando del fatto che non ci sono le partizioni /dev/hda3 e /dev/hda4. Ma è perfettamente normale, perchè come abbiamo detto le partizioni primarie hanno numeri che vanno da 1 a 4 mentre le partizioni logiche vanno da 5 in su.
Il comando che ci permette di vedere le partizioni dei nostri hard disk è fdisk -l e dobbiamo avere privilegi di amministratore per poter eseguirlo.

Se vogliamo partizionare un hard disk (per esempio /dev/hda) dobbiamo digitare il seguente comando in un terminale: fdisk /dev/hda. Ripeto ancora una volta che fdisk può essere utilizzato solo se abbiamo privilegi da amministratore. A questo punto comparirà il prompt dei comandi:


Come potete vedere è possibile che compaia anche un messaggio di warning che ci avvisa che il numero di cilindri del nostro hard disk è maggiore di 1024. Il problema dei 1024 cilindri è molto conosciuto tra gli utenti Linux. I BIOS meno recenti riescono ad accedere solo ai primi 1024 cilindri dell' hard disk e quindi è consigliabile che il boot loader (esempio LILO o GRUB) ed anche l' immagine del kernel siano contenuti completamente nei primi 1024 cilindri.
Per vedere la tabella delle partizioni basta digitare p e premere invio. Per cancellare una partizione dobbiamo digitare il tasto d, premere invio e poi digitare il numero della partizione da cancellare. Da questo momento la partizione che abbiamo deciso di cancellare non sarà più presente nella tabella delle partizioni ma non è stata ancora cancellata. In realtà con il comando d noi scheduliamo le partizioni che devono essere cancellate. Tali partizioni verranno cancellate definitivamente solo quando confermeremo il tutto digitando il tasto w. Quindi anche dopo aver dato il comando d, se vogliamo uscire senza salvare le modifiche basterà digitare il tasto q e nessuna partizione verrà cancellata. Per cancellare tutte le partizioni dovremo digitare il comando d per ogni singola partizione.
Dopo aver cancellato tutte le partizioni del nostro hard disk, dovremo crearne delle nuove. Per creare una partizione digitiamo il tasto n e potremo scegliere il tipo di partizione:



Digitiamo p per creare una partizione primaria oppure l per creare una partizione logica. Dopo aver scelto il tipo di partizione, il programma ci chiederà il numero di partizione: se prima abbiamo cancellato tutte le partizioni ed abbiamo deciso di crearne una primaria, la nuova partizione avrà numero 1. Dopo aver scelto il numero della partizione, dobbiamo scegliere il primo cilindro della partizione. Possiamo premere invio per confermare automaticamente il cilindro di partenza di default (consigliato se non si è sicuri) oppure possiamo digitare il numero del cilindro scelto da noi. Poi dobbiamo decidere quanto deve essere grande la partizione: possiamo scegliere la grandezza in megabyte, kilobyte oppure se siamo sicuri possiamo anche scrivere il numero esatto di cilindri. Se per esempio vogliamo una partizione che sia grande 80 megabyte basterà scrivere +80M e premere invio. Se al momento della scelta della grandezza voi premete solo invio, la partizione occuperà tutto lo spazio libero sull' hard disk.
Ricordiamoci di rendere avviabile la partizione che contiene l' immagine del kernel. Per fare ciò basta digitare il tasto a e poi digitare il numero della partizione che contiene l' immagine del kernel. Per verificare che non abbiamo fatto errori, osserviamo la tabella delle partizioni (premendo il tasto p) e se tutto sarà andato bene dovremo vedere un asterisco vicino al nome della partizione avviabile. Ci sono due cose da dire sulle partizioni avviabili: la prima è che solitamente la partizione avviabile in Linux è quella che contiene la directory /boot. La seconda cosa da dire è che cercando in rete ho letto che rendere avviabile una partizione non è necessario con Linux ma ho letto anche che a volte ci sono dei BIOS recenti che richiedono per forza almeno una partizione avviabile. Quindi, per essere sicuri io vi consiglio sempre di rendere avviabile la partizione che contiene l' immagine del kernel anche perchè questo è il procedimento consigliato nel manuale di Gentoo.

Per creare una partizione di swap, digitiamo sempre il tasto n per creare una nuova partizione, poi scegliamo il tipo di partizione, digitiamo il numero della partizione, scegliamo il primo cilindro ed impostiamo la dimensione della partizione. Dopo aver fatto questo dobbiamo digitare il tasto t per cambiare il tipo di partizione. Dopo aver digitato il tasto t, scriviamo il numero della partizione di swap che abbiamo appena creato e poi scriviamo 82. Questo numero serve ad identificare una partizione di swap. Per verificare che non abbiamo fatto errori possiamo sempre osservare la tabella delle partizioni digitando il tasto p.

Adesso sappiamo creare partizioni primarie (avviabili e non) e sappiamo creare partizioni di swap. Vediamo adesso come creare partizioni estese che contengono partizioni logiche.
Prima di tutto digitiamo il tasto n per creare una nuova partizione, poi digitiamo il tasto p perchè una partizione estesa è pur sempre una partizione primaria, digitiamo il numero della partizione, scegliamo il cilindro di partenza ed infine scegliamo la dimensione della partizione. A questo punto abbiamo creato una partizione primaria! Per farla diventare una partizione estesa dobbiamo digitare il tasto t, scrivere il numero della partizione e poi digitare 5. Il valore 5 identifica una partizione estesa (così come avevamo il valore 82 per le partizioni swap).
Ora che abbiamo la nostra partizione estesa, osserviamo un attimo la tabella delle partizioni con il tasto p e vediamo qual'è il primo cilindro e l' ultimo cilindro della partizione estesa. Quando creiamo le partizioni logiche (che dovranno essere contenute nella partizone estesa), dobbiamo ricordarci che devono riempire tutto lo spazio della partizione estesa. Quindi, la prima partizione logica inizierà dallo stesso cilindro iniziale della partizione estesa mentre l' ultima partizione logica che creeremo terminerà sull' ultimo cilindro della partizione estesa.
Ecco un semplice esempio:




Come potete vedere l' hard disk qui sopra presenta una partizione primaria /dev/hda1 ed una partizione estesa /dev/hda2. Quest' ultima partizione inizia al cilindro 9408 e termina al cilindro 9726. Inoltre la partizione estesa contiene due partizioni logiche che sono /dev/hda5 e /dev/hda6. Come si può facilmente notare, le due partizioni logiche occupano completamente tutto lo spazio della partizione estesa. Ciò vuol dire che la prima partizione logica deve iniziare al cilindro 9408 che è il primo cilindro della partizione estesa e l' ultima partizione logica deve finire sul cilindro 9726 che è l' ultimo cilindro della partizione estesa.
Spero sia stato sufficientemente chiaro.

Dopo aver creato tutte le partizioni, ricordiamoci sempre di dare uno sguardo alla tabella delle partizioni. Se tutto va bene, possiamo salvare le modifiche e scrivere la nuova tabella delle partizioni digitando il tasto w e premendo invio.


Se avete letto tutte le 3 parti della guida "Come partizionare l' hard disk per Linux" non avrete perso tempo. Sicuramente ne saprete molto di più rispetto a coloro che sanno solo utilizzare tool grafici senza però capire cosa stanno realmente facendo.


NOTA: l' amico Paso ha pubblicato oggi 5 dicembre un interessante articolo che spiega come installare, partizionare, formattare e montare all' avvio un nuovo hard disk interno su Linux. Sebbene gli argomenti trattati possano sembrare simili alla mia guida, posso assicurarvi che nell' articolo di Paso troverete molte informazioni interessanti che io non ho trattato. Il suo articolo è ottimo e vi consiglio caldamente di dargli uno sguardo anche perchè oggi è sempre più difficile trovare una guida scritta bene, chiara ed allo stesso tempo molto istruttiva.

Come partizionare l' hard disk per Linux (parte 2)

Nello scorso articolo abbiamo visto quali sono i vantaggi e gli svantaggi del partizionamento ed abbiamo capito che dietro ad ogni buon partizionamento c'è sempre un buono schema progettuale.
Prima di parlare di schemi e startegie progettuali, vediamo che tipo di partizioni possiamo creare. Ci sono 3 tipologie di partizioni:
1) partizione primaria
2) partizione estesa
3) partizione logica

Una partizione primaria è una partizione le cui informazioni risiedono nel MBR (Master Boot Record). Poichè il MBR è molto piccolo (512 byte), è possibile creare solo 4 partizioni primarie. Questo limite ovviamente è molto vincolante e quindi con il passare del tempo si è deciso di introdurre un altro tipo di partizione: la partizione estesa. La partizione estesa è una partizione primaria che però può essere a sua volta suddivisa in altre partizioni che si chiameranno partizioni logiche. Non è difficile, vero?
Facciamo un paio di semplici esempi: se abbiamo deciso di suddividere il nostro hard disk in 4 partizioni, non abbiamo bisogno di creare partizioni estese perchè rientriamo nel limite massimo di 4 partizioni primarie. Se invece vogliamo suddividere il nostro hard disk in 6 partizioni, non possiamo creare 6 partizioni primarie ma possiamo creare 3 partizioni primarie + una partizione estesa che contiene 3 partizioni logiche.

Ora che abbiamo capito (spero!) quali tipi di partizioni possiamo creare, cerchiamo di capire come possiamo organizzare il nostro schema di partizionamento. Prima di tutto voglio dire che per un "utente alle prime armi" che si sta avvicinando da poco al mondo Linux è consigliabile adottare anche uno schema base come il seguente: 1 partizione primaria / + 1 partizione di swap. Vedremo prossimamente quanto deve essere grande la partizione di swap.
Per chi invece ha già una certa esperienza con Linux il mio primo consiglio è chiedersi: quale utilizzo devo fare con il mio computer? Lo schema di partizionamento può cambiare notevolmente in base all' utilizzo (server o desktop). Se utilizziamo il nostro computer solo ed esclusivamente come postazione desktop per uso casalingo, potremo adottare uno schema simile al seguente: 1 partizione primaria /boot + 1 partizione primaria /home + 1 partizione primaria / + 1 partizione di swap. In questo modo abbiamo creato una piccola partizione (50 MB circa) dedicata a contenere l' immagine del kernel ed altri file necessari per eseguire il boot. Poi abbiamo dedicato una partizione più grande (anche alcuni Gigabyte) per la directory /home che solitamente su un computer desktop contiene una grande quantità di file e può tornare utile se volessimo fare il backup dei nostri dati. Per finire c'è sempre la partizione root e la partizione swap.
Questo ovviamente vuole essere solo un esempio di schema di partizionamento che non deve essere adottato automaticamente senza un' attenta riflessione.
Per un computer dedicato ad un utilizzo server, le directory /var, /tmp, /home ed /usr sono delle ottime candidate ad avere una partizione dedicata. In questo modo avremo a disposizione una partizione che conterrà i file temporanei, una partizione per i file di log ed altri file dinamici, una partizione per le directory degli utenti ed una partizione per gli eseguibili degli utenti (e non solo). Così possiamo avere un controllo maggiore sui dati contenuti nell' hard disk.

Un consiglio molto utile che posso darvi per capire quante partizioni creare e soprattutto la grandezza delle partizioni, è il seguente: proviamo uno schema di partizionamento anche semplice, facciamo passare qualche mese durante il quale utilizziamo normalmente la nostra macchina, infine utilizziamo uno strumento che permette di analizzare lo spazio occupato da ogni singola directory. Un' ottimo strumento è Baobab che può essere utilizzato con Gnome e che si trova già nella distribuzione Ubuntu (Applicazioni, Accessori, Analizzatore di utilizzo del disco). In questo modo possiamo vedere come è ripartito lo spazio del disco tra le varie directory e possiamo avere una idea più chiara sull' utilizzo che facciamo del nostro computer. Qui sotto potete osservare la schermata di Baobab su Ubuntu relativa al mio computer:


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Si può facilmente notare come è ripartito lo spazio del disco sulla mia macchina che viene utilizzata quotidianamente per uso personale. Le directory che occupano più spazio sono /home che contiene una miriade di file personali (audio, video, immagini, ecc...) e la directory /usr che contiene un gran numero di eseguibili e file vari. Adesso, dopo aver effettuato questo controllo, so che se volessi installare un' altra distribuzione sul mio computer (dopo aver formattato completamente l' hard disk) potrei adottare il seguente schema di partizionamento: 1 partizione primaria /boot + 1 partizione estesa che contiene la partizione logica /home e la partizione logica /usr + 1 partizione primaria / + 1 partizione swap.
La partizione /boot sarà grande al massimo 50MB, la partizione logica /home potrei farla di 7GB per avere sempre un certo margine visto che è una directory che si ingrandisce costantemente, la partizione logica /usr la farei di 3.5GB visto che la dimensione di questa directory solitamente si stabilizza, la partizione swap la farei di una dimensione pari a quella della RAM di cui dispongo ed infine la partizione primaria / potrebbe occupare il rimanente spazio.
In questo schema ho dovuto adottare la partizione estesa perchè se non l' avessi fatto avrei superato il limite di 4 partizioni primarie.

Questo schema sarà sicuramente più adatto rispetto ad uno schema base che prevede solo un' unica partizione in cui risiederanno tutti i file, vero?

Due parole infine devono essere spese sulla partizione di swap. Prima di tutto non siamo obbligati a creare una partizione di swap, in teoria possiamo benissimo farne a meno. In pratica può essere molto utile e qualche volta può salvarci da situazioni critiche. La partizione di swap infatti serve come supporto alla memoria principale (RAM) e viene utilizzata quando il sistema ha bisogno di ulteriore memoria. Se non avessimo una partizione di swap e se il nostro sistema richiedesse una quantità di memoria superiore alla nostra RAM, molto probabilmente il nostro computer andrebbe in crash.
Quanto deve essere grande la partizione di swap? Inizialmente era buona norma creare sempre una partizione di swap che fosse il doppio della memoria RAM del nostro computer. Attualmente con i computer che facilmente hanno qualche gigabyte di RAM, conviene avere una partizione che sia uguale alla RAM e non il doppio. Questa regola però non è fissa perchè se per esempio dobbiamo utilizzare il nostro computer per eseguire calcoli computazionali molto pesanti allora conviene avere una partizione che sia il doppio della RAM.

Vorrei concludere l' articolo con un concetto molto importante: progettare il giusto schema per la nostra macchina è un qualcosa che non è semplice e richiede esperienza. Questo articolo non vuole avere la presunzione di spiegarvi il metodo sicuro che vi permette di progettare degli schemi perfetti per la vostra macchina. Anche io devo imparare ancora molte cose sul partizionamento e sto accrescendo la mia esperienza a riguardo giorno dopo giorno.

La guida su come partizionare l' hard disk ovviamente non finisce qui! Dopo aver terminato la parte teorica ora arriva la parte pratica. Nel prossimo articolo impareremo ad utilizzare un tool a riga di comando molto potente che si chiama fdisk e che potremmo dover usare durante la fase di installazione di molte distribuzioni.